Lo sloveno Primoz Roglic, 33 anni, ha vinto in volata la prima tappa del Giro di Catalogna. Il mattatore della Tirreno Adriatico si è ripetuto battendo limpidamente il grande rivale Evenepoel. Vittoria di mestiere, di forza, di sapienza tattica. Gesto di stizza del belga campione del mondo in carica, uccellato a venti metri dalla gloria. Fatale per lui l’attimo di esitazione ai 200.
Giro di Catalogna: gara ondulata
Prima tappa con 4 GPM, tre di terza categoria ed uno di seconda. Frazione mediamente ondulata. Da Sant Feliu de Guixols (sul mare) e ritorno. In tutto 164,6 km. Gara secondo copione: fuga di giornata di un quintetto tra cui il nostro De Marchi. Ai -50 km il gruppo insegue i battistrada concedendo 1’30”. Poca roba. Ai -36,600 c’è il primo passaggio sul traguardo. Il circuito finale è affrontato col solito passo. Il gruppo controlla, lo svantaggio sostanzialmente non muta ma comincia lentamente a ridursi. In testa restano in quattro , De Marchi non molla. Con lui Bol, Herregodts, Onley. La Jumbo detta il ritmo, il gruppo si allunga, i battistrada vedono assottigliarsi il vantaggio. Ai -20 km il gruppo è distanziato di soli 22”. Resistono i fuggitivi. Aumenta il nervosismo accentuato dalle numerose rotonde. Ultimi 10 km, inizia la bagarre. In. testa restano in tre. Bol ha ceduto. Ai – 6,2 km finisce la fuga. Ai -5 brutta caduta, coivolto Cataldo (ambulanza). Volata spettacolo, gomito a gomito tra i due super favoriti. A 300 metri dalla linea d’arrivo parte il duello Roglic-Evenepoel. Fantastico. Roglic apre il gas e va a vincere. Dopo il traguardo lezione di sportività. I fenomeni si abbracciano. Terzo Schelling, quarto Van Gils. Primo degli italiani:Giulio Ciccone (quinto)
Sette tappe, 1.012 km e finale a Barcellona
Formula mantenuta: sette tappe tutte in linea di cui 3 per scalatori. Da lunedì 20 a domenica 26. Una galoppata di mille chilometri, ghiotto antipasto dei grandi Giri. Si va dai Piren al mare. Partenza a Sant Feliu de Guixols, provincia di Gerona, al confine con la Francia; gran finale a Barcellona su un circuito molto impegnativo, privo di pianura, con strappi anche del 19%. Un finale che può rivoluzionare la classifica.
Grandi nomi al via e 25 squadre
La corsa è da sempre considerata l’ideale per prepararsi al Giro d’Italia (6-28 maggio). Dunque sono presenti i due big più attesi: Remco Evenepoel e Primoz Roglic. Ovvero il campione del mondo e il vincitore dell’ultima Tireno-Adriatico. I Mattatori di giornata. Con loro fior di campioni come Geraint Thomas (Ineos), Egan Bernal, Carapaz, Rigoberto Uran, Esteban Chaves, Joao Almeida, Adam Yates, Juan Pedro Lopez, Mikel Landa, Romain Bardet, Gino Mader,Jack Haig, Oscar Onley, Einer Rubio, Benn O’Connor, Tobias Foss. Tutte le grandi squadre sono presenti dalla Bora alla Jumbo Visma. E poi: Uae Emirates, Ineos Grenadiers, Intermarche ‘, Soudal Quick -Step, Groupama, Bahrain Victorius, Alpecin, Cofidis, Movistar, Trek-Segafredo,, AG2R Citroen, EF Education, Astana.