Roma – ''Il diritto di cronaca e quello di critica sono sacrosanti in un Paese civile'' e in Italia sono riconosciuti e tutelati dall'articolo 21 della Costituzione. Lo ricorda il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Bruno Tucci, al presidente della Lazio, Claudio Lotito, che, in un editoriale pubblicato sul sito del club biancoceleste, se la prende con ''alcuni media'' rei a suo dire di fare disinformazione.
''Illustre e gentile presidente – afferma Tucci in una 'lettera aperta' a Lotito -, Lei sa quanto io la stimi e la consideri un eccellente manager. Pero', ogni tanto, esimio collega, ha l'abitudine di oltrepassare i limiti del ''bon ton''.
Non a caso, ho usato il sostantivo collega, perche', a chi non lo sapesse vorrei ricordare che il dottor Lotito e' un pubblicista iscritto all'Ordine di cui mi onoro da anni di essere il presidente''. ''Ebbene – srive il presidente dell'Ordine -, e' proprio questo particolare che mi addolora e mi lascia stupefatto.
Lei, parlando dei giornalisti che seguono la Lazio, usa termini che non saprei definire. Giudichi lei, signor presidente. ''Comportamenti meschini ed invidiosi''.. Alcuni media sono strumenti di certi personaggi che amano gettare fango sulla nostra squadra''.. ''Non siamo materia (noi laziali) che puo' essere plasmata dal primo che passa''. Rifletta, presidente. Le rammento, che la nostra Costituzione ha un articolo, il 21 esattamente, che Le consiglierei di rileggere attentamente. Il diritto di cronaca e quello di critica sono sacrosanti in un paese civile. Una persona, un giornalista puo' anche pensarla diversamente da Lei, ma non per questo deve essere considerato ''strumento di personaggi che amano gettare fango'', come se fossero dei pupazzi comandati da dietro le quinte''.
''Nessuno non le riconosce il merito – prosegue Tucci – di aver creato una squadra che non ha nulla da invidiare alle prime della classe. Pero', non per questo quando la Lazio gioca male, non diverte e delude i tifosi si deve essere portati a scrivere che ''tutto va bene, madama la marchesa''. Il suo comportamento e' doppiamente deplorevole, proprio perche' Lei e' un giornalista e l'articolo 2 della nostra legge (che sapra' a memoria) non e' assolutamente in linea con le sue parole. In queste ultime ore, ho ricevuto all'Ordine diversi esposti di colleghi che mi chiedevano di intervenire''.
''Il Consiglio – rileva il presidente dell'Ordine di giornalisti – avrebbe potuto aprire nei Suoi confronti un procedimento disciplinare. Ho preferito scriverLe questa lettera aperta, proprio per la stima che Le porto da anni. Spero che tali incomprensioni non si ripetano piu', signor presidente. Anzi, ne sono certo, come sono certo che alla prima occasione stringera' la mano a tutti i colleghi che seguono con grande professionalita' la Lazio. Con i miei ossequi. Bruno Tucci''.