Tuffi, Mondiali: niente miracolo in Cina. Cagnotto-Dallapè solo seste

SHANGHAI (CINA), 16 LUG – A Roma era stata Francesca a chiedere il miracolo a Tania: ''Portami sul podio'' aveva detto la meno famosa del duo sincronizzato dei tuffi azzurri. Ed era arrivato un argento, tra lacrime e abbracci, simbolo di un sodalizio che corre lontano anche dal trampolino e che in un biennio ha prodotto due ori europei e un secondo posto mondiale. Stavolta a Shanghai doveva essere lei l'anello forte della catena, colpa di quel polso fratturato dell'azzurra piu' celebre: l'impresa, pero', Francesca Dallape' e Tania Cagnotto non sono riuscite a farla. Nel giorno che apre i Mondiali cinesi dell'acqua il podio sfugge e dopo due anni quel secondo posto al torneo di casa scivola via fino al sesto.

La rabbia non c'e', forse un po' di amarezza perche fino a un mese fa le due, che dal 2008 fanno coppia fissa dai 3 metri, non sapevano nemmeno se avrebbero saltato insieme da quel trampolino, dopo l'incidente in motorino che da maggio ha tenuto ai box la Cagnotto.

''Mi sono allenata due settimane per questo Mondiale – dice Tania, look capelli cambiato e Iphone rosa ciclamino tra le mani – sono contenta perche' non pensavo nemmeno di esserci: ho saltato con due fratture al polso. E' un Mondiale particolare, alla fine sono stata piu' tranquilla del solito, sentendo meno pressione. E poi meglio cosi, altrimenti se fossi andata benissimo avrei pensato che non serve allenarsi…''.

Poco piu' di 9 punti separano la coppia azzurra dal podio, che dietro alle imprendibili cinesi Wu Minxia e He Zi (356.40 il loro punteggio con un 10 salutato da applausi nella piscina outdoor dell'Oriental Center) vede il duo canadese composto dalla piu' anziana a questi Mondiali, la trentenne Emilie Heymans, e dalla ventenne nera Jennifer Abel, gia' molto piu' che una promessa (argento con 313.50); e le australiane Audelle Smith e Sharleen Stratton, bronzo con 306.90. Tania e Francesca si sono fermate a quota 297.60 e hanno anche creduto di poter compiere l'impresa, perche' a meta' gara erano terze (cosi' come al mattino dopo le eliminatorie): poi l'ultimo tuffo (il ritornato) le ha mandate in crisi e il punteggio e' crollato, mentre crescevano le avversarie. ''Un po' di delusione c'e' – ammette la Dallape', che secondo Giorgio Cagnotto delle due era alla fine era la piu' tesa – la medaglia a un certo punto la stavamo sognando come se fosse un miracolo. Ma e' mancato tanto allenamento e nei tuffi piu' difficili si e' visto''.

E sfuma, col podio, anche la possibilita' di qualificarsi subito per i Giochi di Londra 2012: prossima chance la Coppa del mondo a inizio del prossimo anno che mette in palio quattro posti. ''Abbiamo un'altra possibilita' – dice la trentina, che quando non salta si gode i fornelli – in fondo qui siamo arrivate seste con una gamba cosi' e un braccio rotto. Esserci e' stata la cosa piu' buona''.

Nessun cruccio nemmeno per papa' Giorgio: ''La medaglia e' svanita quando Tania e' caduta dal motorino – sorride il ct – a dire il vero non facevo nemmeno i salti di gioia sapendo che doveva saltare dopo un'operazione. Ha perso potenza nelle gambe, mancando l'allenamento: non c'era il serbatoio pieno e anche una Ferrari, se ha una ruota sgonfia, non va…''. Quanto all'argento delle canadesi che rubano la piazza due anni fa azzurra, Cagnotto scuote la testa: ''Hanno saltato bene, ma sono anche trattate molto bene. Diciamo che stanno sull'ovatta. Noi abbiamo sporcato un paio di tuffi, ma nel secondo obbligatorio non ci hanno trattato come meritavamo''. E con Canada e Australia gia' a Londra, la corsa per il pass diventa un affare con Ucraina, Russia e Germania.

Intanto Tania torna subito in gara, da un metro: sfida meno impegnativa sul piano fisico, e avra' al polso un tutore piu' piccolo che si impregnera' meno d'acqua (l'altro pesava fino a 4 etti). Francesca sorride all'amica: non e' riuscita a trascinarla piu' in alto ma come ripete anche a se stessa ''Nel sincro si vince e si perde insieme''. I miracoli non viaggiano a tre metri dall'acqua.

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