Udinese, finanza nella sede della società. Pozzo: “Sempre corretti”

UDINE – Giovedì 11 dicembre blitz della Finanza negli uffici amministrativi dell’Udinese calcio. Sotto la lente della Guardia di finanza alcune compravendite di giocatori. Gli agenti delle Fiamme gialle hanno ispezionato anche l’abitazione del patron della società bianconera, Gianpaolo Pozzo. “Collaboreremo con le autorità e gli organismi competenti per dimostrare la correttezza del nostro operato” ha detto il presidente dell’Udinese, Pozzo aggiungendo che “non è la prima volta che si verificano queste attività di controllo e verifica fiscale”. “Certamente – continua Pozzo – non è piacevole, ma come abbiamo sempre fatto collaboreremo con le autorità e gli organismi competenti per dimostrare la correttezza del nostro operato e chiarire eventuali addebiti che dovessero esserci mossi”.

Nel recente passato, l’Udinese era stata sottoposta ad una analoga verifica, chiusa con una transazione con il fisco per circa 10 milioni euro, “importo – precisa Pozzo – per cui abbiamo attivato la procedura di rimborso in quanto successivamente è stato accertato, con una sentenza passata in giudicato, che non era stato commesso alcun reato. Siamo dunque fiduciosi che anche questa volta riusciremo a dimostrare di aver operato nel rispetto delle leggi”.

Emiliano Fittipaldi dell’Espresso scrive che il presidente Pozzo è “sospettato di avere fatto dichiarazioni fiscali fraudolente mediante fatture false. O meglio, per operazioni inesistenti. Gli inquirenti stanno lavorando su presunti illeciti nella compravendita dei giocatori e sulle attività fiscali della spa”. Si legge ancora nell’articolo dell’Espresso che “le indagini hanno finora accertato – come  spiega una fonte della procura – che l’Udinese calcio è controllata da una società lussemburghese, la Gesapar, che detiene la maggioranza assoluta delle azioni. Ma i proprietari reali sono schermati dietro due società panamensi”.