Uefa, caso Sion. Udienza al tas, svizzeri sperano nel reintegro

Pubblicato il 24 Novembre 2011 - 22:48 OLTRE 6 MESI FA

GINEVRA, 24 NOV – Il caso del Sion ha occupato sino a tarda serata il Tribunale arbitrale dello sport (TAS) a Losanna, ma non si sa ancora se il club svizzero verra' reintegrato in Europa League.

''E' impossibile dire quando una decisione verra' presa'', ha fatto sapere il TAS con un comunicato. In parallelo, il presidente del Sion Christian Constantin ha lanciato un' azione legale contro la federcalcio francese, per ottenere dieci milioni di euro. Non si rivolgera' tittavia alla giustizia italiana perche' ''troppo lenta''.

Questa al TAS potrebbe essere una tappa importante nel litigio che oppone il Sion all'Uefa. La Confederazione europea aveva escluso la squadra elvetica dalla fase a gruppi dell'Europa League per aver schierato al primo turno contro il Celtic alcuni giocatori non qualificati.

Nonostante il divieto da parte della Fifa di effettuare trasferimenti come punizione per aver tesserato illegalmente nel 2008 il portiere egiziano El Hadary, il Sion ha fatto venire sei rinforzi quest'estate.

Il presidente del Sion Christian Constantin si e' quindi lanciato in una battaglia legale, ricorrendo a vari tribunali civili, per farli giocare. Ha ottenuto misure provvisorie da parte del tribunale del cantone Vaud per il reintegro del Sion in Europa League, ma l'Uefa ha affermato che solo in caso di una decisione in tal senso da parte del Tas riammetterebbe la squadra svizzera.

All'udienza odierna c'era anche, in rappresentanza delle altre squadre del gruppo I (Udinese, Rennes, Celtic e Atletico Madrid), il legale dell'Atletico. Un reintegro del Sion avrebbe conseguenze sul calendario della competizione. Constantin, che non ha partecipato all'udienza, ha comunque affermato che in caso di decisione negativa da parte del TAS, che non giudica imparziale, porterebbe il caso presso il tribunale federale elvetico.

Inoltre ha chiesto un risarcimento alla federcalcio francese. Il motivo? Iscrivendo il Rennes all'Europa League, la Federazione transalpina avrebbe appoggiato pratiche illegali dell'Uefa. Questa ha risposto ritenendo ''rocambolesca e surrealista'' l'azione del Sion. Ma Constantin non si ferma. All'agenzia stampa elvetica Sportinformation, ha infatti dichiarato che aprira' azioni legali anche in Scozia (per la presenza del Celtic nel gruppo I dell'Europa League) ed in Spagna (Atletico Madrid). Nonostante la presenza dell'Udinese nel medesimo girone, il presidente del Sion ha detto: ''Non ricorrero' alla giustizia italiana perche' troppo lenta''.