Ulivieri attacca i presidenti di A: "Mihajlovic? Troppi esoneri. Clima sbagliato"

ROMA – ''Sei esoneri dopo undici giornate sono gia' tanti, per noi allenatori la responsabilita' e' chiara, da altre parti e' invece piu' nascosta''. Renzo Ulivieri commenta cosi' l'esonero di Sinisa Mihajlovic annunciato dalla Fiorentina ieri sera.

''La situazione volgeva in questa direzione gia' da un mese – ha detto il presidente dell'Assoalalenatori ai microfoni di Sky – Il calcio italiano e' surriscaldato, la pazienza e' sempre meno, il lavoro dell'allenatore ha bisogno di tempo e tante volte questo non e' concesso.

Sei esoneri sono gia' tanti. La figura del tecnico e' importante nella gestione di una squadra. Ma l'esonero, l'insuccesso fanno parte del nostro lavoro. E' una cosa dura prendere coscienza di un insuccesso anche se magari in tante occasioni non ci si sente responsabili. Da noi la responsabilita' e' chiara e sono cose che succedono con piu' facilita'. Non e' cosi' da altre parti, li' e' piu' nascosta''.

Per questo il caso Roma rappresenta qualcosa di anomalo per il calcio italiano. ''Spero che il progetto vada bene – continua Ulivieri -. E' un impegno importante, merito soprattutto di un uomo importante come Sabatini. Il calcio italiano ha bisogno di confrontarsi con qualcosa di nuovo''. Un pauso da parte di Ulivieri anche al lavoro a Catania di Montella, uno dei tanti usciti dal supercorso di Coverciano.

''E' intelligente, furbo e preparato – dice – e ha la fortuna, me l'ha raccontato lui stesso, di lavorare in una societa' che gli da' sostegno. Faccio il tifo per lui come anche per tutti quelli che escono dalla nostra scuola. E fra i nuovi specialmente per Mangia, anche se finora ha fatto solo un giorno a Coverciano per problemi suoi, ma e' l'unica eccezione''.

Un consiglio infine a tutti i tecnici: ''Sarebbe bene non vedere gente in tuta la domenica in panchina ma allenatori in giacca e cravatta. L'immagine oggi e' importante. Anche questo fa parte dell'insegnamento di Coverciano''.

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