Delirio ultrà a Genova. La Uefa: “Colpe anche dell’Italia”

Il capo ultras serbo (Foto Ansa)

La Uefa dà colpe anche all’Italia, dopo la notte di guerriglia allo stadio di Marassi di Genova e lo stop della partita con la Serbia dopo 5 minuti. ”Oltre alla responsabilità di chi provoca incidenti, i regolamenti Uefa prevedono anche quella della Federazione che organizza la partita e che deve garantire la sicurezza nello stadio e il regolare svolgimento dell’incontro”: lo ha detto Rob Faulkner, portavoce Uefa.

”Non possiamo dire ancora nulla in previsione dell’inchiesta che sarà portata avanti dalla Commissione disciplinare, ma ricordo che i nostri regolamenti prevedono non soltanto una sanzione per azioni premeditate da parte di una delle due tifoserie ma anche una corresponsabiltà della federazione ospitante per non aver adeguatamente garantito l’ordine pubblico”. Faulkner ha aggiunto che l’Uefa ”per stabilire l’esatta attribuzione delle responsabilità prenderà ora in esame tutta una serie di elementi fra i quali anche l’eventuale scambio di informazioni tra le federazioni su eventuali azioni delle tifoserie”.

Ieri sera, martedì 12 ottobre, un tifoso con il volto coperto e tutto tatuato è salito sulla rete del settore ospiti, l’ha tagliata,ha innescato la guerriglia, ma poi è stato preso nella notte mentre cercava di scappare nascosto in un pullman. Poi la tensione è salita, tra fumogeni e bombe carta larabbia dei tifosi serbi è esplosa quando sono riusciti a sfondare un cancello della gabbia di prefiltraggio, che si trova all’esterno dello stadio e dentro la quale erano parcheggiati almeno una dozzina di pullman in attesa di essere scortati fuori dalla città. La polizia è entrata per contenere la violenza e all’interno della gabbia si è scatenato l’inferno. In tre sono rimasti feriti, fra questi un carabiniere. Le forze dell’ordine hanno poi tentato di respingere i facinorosi verso i portici dello stadio, e li’ lo scontro si e’ fatto piu’ duro, provocando altri feriti: una quindicina e’ il bilancio provvisorio, che nel corso della notte potrebbe salire. Sei feriti sono stati trasportati all’ospedale Galliera, altri sei all’ospedale San Martino (tra loro un poliziotto ed un carabiniere con traumi cranico e facciale), due al Villa Scassi e uno ha rifiutato il ricovero. Il piu’ grave sarebbe il carabiniere, raggiunto – sembra – da un petardo vicino al volto. Le sirene delle ambulanze intanto tagliano l’aria mentre gli abitanti di Marassi dai balconi assistono attoniti.

Gestione cookie