Ultra' serbi, Ivan Bogdanov in cella almeno 2 mesi

BELGRADO – Ivan Bogdanov, il leader ultra' serbo espulso ieri dall'Italia dove era stato condannato a tre anni e tre mesi di reclusione per le violenze allo stadio di Genova lo scorso 12 ottobre, restera' in carcere a Belgrado per almeno due mesi. Lo ha detto la portavoce del tribunale Ivana Ramic, sottolineando che la misura restrittiva e' stata imposta per la possibilita' reale che 'Ivan il terribile' – come e' ormai conosciuto il leader teppista – reiteri il reato compiendo nuovi atti di violenza a margine di eventi sportivi. Secondo Ramic, prossimamente comincera' un processo a carico di Ivan Bogdanov per reati commessi in Serbia. I due avvocati difensori di Bogdanov, Nemanja Govedarica e Sasa Milovanovic, hanno annunciato che presenteranno ricorso contro la detenzione del loro cliente. Con Ivan Bogdanov ieri era stato espulso dall'Italia anche Nikola Klickovic, un altro dei capi ultra' autori dei disordini di ottobre allo stadio di Marassi, che e' stato a sua volta rinchiuso nel carcere di Smederevo (poco a sudest di Belgrado) per scontare una condanna a quattro mesi comminatagli dalla giustizia serba. Interpellato sulla possibilita' che 'Ivan il terribile' possa uscire presto dal carcere e fomentare nuovi disordini negli stadi – a ottobre e' in programma al Maracana' di Belgrado la partita di ritorno Serbia-Italia per le qualificazioni agli Europei 2012 (per quella di Genova la Uefa diede la vittoria a tavolino per 3 a 0 all'Italia) – il generale di polizia Mladen Kuribak, direttamente coinvolto nelle misure contro la violenza nello sport, ha dato rassicurazioni. ''Vi posso garantire che contro Ivan Bogdanov sara' applicata la legge che vieta la presenza alle manifestazioni sportive di persone responsabili di violenze e incidenti'', ha detto il generale Kuribak all'Ansa. ''Non posso entrare in argomenti che sono di stretta competenza giudiziaria, ma vi assicuro che la legge vigente in Serbia sara' applicata. Il pubblico in Italia non deve temere nuovi incidenti in ottobre'', ha aggiunto. Kuribak ha poi annunciato che tra un paio di giorni si rechera' a Roma per incontrare Roberto Massucci, il primo dirigente del ministero dell'interno responsabile per l'ordine pubblico alle manifestazioni sportive. ''Con lui parlero' proprio della partita di ottobre fra Serbia e Italia a Belgrado, e della collaborazione nel campo della sicurezza in occasione di eventi sportivi'', ha detto il generale di polizia serbo. Kuribak ha aggiunto che con lui si rechera' a Roma anche Aleksandar Gargenta, il responsabile della nuova 'polizia calcistica' creata negli ultimi giorni in seno al ministero dell'interno serbo, uno speciale dipartimento di polizia incaricato in particolare di gestire e aggiornare una banca dati contenente i nomi dei teppisti serbi piu' pericolosi responsabili di violenze e disordini.

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