Ultras Genova: la questura identifica 30 tifosi

GENOVA – Degli ultras che domenica scorsa si sono resi responsabili dell'interruzione di Genoa-Siena ne sono gia' stati identificati trenta, ''e per quindici di loro sono gia' stati emessi i relativi daspo''. Per gli altri le indagini proseguono, ''ma tutti i leader sono stati identificati''. Lo ha riferito in serata il questore di Genova, Carlo Maria Mazza, precisando che ''l'azione investigativa e' meticolosissima, e in tempi brevi porteremo la relativa relazione in Procura''.

La legge prevede infatti che, una volta emesso, il divieto di accedere a manifestazioni sportive (daspo) venga convalidato dal gip entro 48 ore dalla firma. Finora il sostituto procuratore di Genova Biagio Mazzeo, incaricato di seguire il caso, ha ricevuto in Procura otto daspo. Riguardano persone comprese tra i 30 e i 40 anni, tranne una che e' del 1991. ''A questi provvedimenti ne seguiranno altri'' ha detto Mazza, precisando che ''in tempi brevi'' la Questura fornira' alla Procura una minuziosa relazione sia su quanto accaduto domenica scorsa al Ferraris, sia sulle relative responsabilita' individuali.

''Stiamo procedendo in modo rigoroso, esaminando fotogramma per fotogramma le diverse immagini registrate allo stadio – ha precisato il questore -. Vogliamo capire posizione per posizione i singoli comportamenti, per dettagliare le responsabilita' individuali e gli eventuali reati''.

Si tratta di un lavoro lungo, che la Questura di Genova sta portando avanti con meticolosita' certosina. Anche perche' – ha spiegato il questore Mazza – non sempre e' possibile individuare in modo immediato le eventuali responsabilita'. Per esempio: dalle immagini piu' chiare e' possibile capire con facilita' chi siano i leader della protesta. Ma in molti casi, sulla base di quelle stesse immagini, non stanno facendo nulla di penalmente rilevante, stanno semplicemente assistendo alla scena a braccia conserte. Si tratta allora di risalire alle immagini precedenti per capire se, al momento dell'invasione da un settore all'altro, abbiano commesso atti tali da poter fornire agli investigatori gli estremi di una accusa specifica.

''Puo' essere violenza e lesioni, visto che uno steward e' stato ferito – ha spiegato il questore -. Puo' essere danneggiamenti, visto che un cancelletto e' stato rovinato. Puo' essere altro ancora. Si tratta di identificare con esattezza le singole responsabilita', per poi riferire tutto all'autorita' giudiziaria. Finora ne abbiamo identificati trenta, e abbiamo potuto emettere quindici daspo''.

I provvedimenti riguardano ''tutti i leader'', che rischiano di non poter piu' metter piede allo stadio per cinque anni. ''Ci tengo pero' a ribadire che la nostra risposta domenica scorsa e' stata tempestiva ed equilibrata – ha concluso Mazza -. La nostra priorita' era la gestione della situazione senza coinvolgere persone che non c'entravano. Ma, nel caso in cui la situazione fosse degenerata, nello stadio avevamo personale pronto a intervenire''.

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