Una pagina di Facebook per Ivan Bogdanov, il capo ultrà serbo arrestato martedì sera a Genova dopo la sospensione della partita di Italia-Serbia.
Una bacheca, dal titolo ‘Jedan je Ivan Bogdanov’ ovvero ‘Uno era Ivan Bogdanov’, in cui domina la foto dell’ultrà serbo con passamontagna nero mentre seduto a cavalcioni su una vetrata dello stadio alza il dito medio verso il campo. ”Bravo hai fatto bene!”, ”Sono orgoglioso di te Ivan perché il Kosovo è la Serbia”, ”Avanti così Ivan! Ti appoggiamo! Siamo con te!’: questi alcuni dei messaggi di incoraggiamento scritti in serbo apparsi sulla bacheca della pagina che ora conta quasi 900 iscritti.
Nella bacheca è stato postato anche un video che riprende l’ultrà serbo mentre brucia allo stadio una bandiera del Kosovo. C’è anche qualcuno che ha condannato il gesto lanciando in un commento una sfida: ”Se pensi che il Kosovo sia la Serbia allora vieni qua giù a picchiare gli albanesi. Vieni qua e facci vedere chi sei”.
Non è il solo: ”Ma avete visto quella scimmia mentre si aggrappa?” ha aggiunto un altro utente commentando il video che ritrae Ivan Bogdanov. Ma su Facebook sono nati anche gruppi che condannano gli episodi di ieri sera e soprattutto le ‘gesta’ di Ivan: quello più numeroso conta quasi 500 iscritti.
”Ma quest’ignorante sottosviluppato ha anche fan? Sono gente da terzo mondo – ha commentato un ragazzo – e poi pure si offendono se li chiami zingari. La civiltà tarda ad arrivare in certe zone”. ”Italia-Serbia 12/10/2010 tifosi serbi fate pieta’ ”, ”Serbia vergogna”.
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