Ultras serbi, la Uefa decide il 28 ottobre: gli slavi rischiano lo 0-3 a tavolino

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 20:46 OLTRE 6 MESI FA

Ivan Bogdanov

La commissione disciplinare dell’Uefa prenderà una decisione e relative sanzioni sulla gara interrotta Italia – Serbia di martedì a Genova nel corso della sua riunione del 28 ottobre, a Nyon. Lo ha annunciato la stessa Uefa oggi a Nyon.

Anche se, ovviamente, l’Uefa non fornisce alcuna indicazione in merito ad eventuali sanzioni, la Serbia rischia molto: la sconfitta a tavolino è quasi certa ma, se si dovesse usare il pugno duro, gli slavi rischiano l’esclusione da Euro 2012.

Il presidente dell’Uefa Michel Platini ha infatti ribadito che la Confederazione europea adotta la tolleranza zero per i casi di violenza. L’Italia, in quanto organizzatrice della gara, regolamento alla mano, potrebbe pure essere sanzionata. Difficile però che l’ipotetica sanzione superi una multa, o al massimo, una gara a porte chiuse.

”Ogni caso è unico”, ha assicurato Robert Faulkner, direttore della comunicazione dell’Uefa. Un’ inchiesta è stata subito aperta e verrà seguita la procedura standard. ”In primis attendiamo i rapporti di arbitro e delegato Uefa. Quindi, sentiremo i responsabili della sicurezza con i quali abbiamo avuto la tradizionale riunione prepartita”, ha spiegato Faulkner. I documenti saranno trasmessi alla disciplinare che potra’ chiedere informazioni complementari alle due federazioni e, certamente, guardera’ anche i filmati televisivi. ”La nostra commissione disciplinare e’ indipendente”, ha ricordato Faulkner. Pur senza intromettersi nelle decisioni giudiziarie, il presidente dell’Uefa Michel Platini e’ intervenuto con parole forti. ”Di ritorno dall’Olanda – ha detto – ho visto le immagini della partita Italia-Serbia di ieri e ne sono rimasto choccato. Ho troppi brutti ricordi di violenza nel calcio”. Da giocatore, infatti, Platini  ha vissuto in prima persona la tragedia dell’Heysel… ”Ora aspetto i risultati dell’inchiesta e le decisioni degli organi disciplinari, e ricordo a tutti che l’Uefa ha una politica di tolleranza zero contro la violenza negli stadi”. Il presidente dell’Uefa ha quindi concluso: ”La collaborazione delle autorita’ e’ la chiave per combattere questa piaga e la chiedero’ ai piu’ alti livelli ai paesi che ne sono interessati”.

Il pronostico sulla decisione della disciplinare e’ abbastanza arduo, in quanto vi e’ un solo precedente di gare Uefa interrotte a livello di nazionali per intemperanze dei tifosi. Si tratta di Danimarca-Svezia, gara di qualificazione all’Europeo 2008, disputata il 2 giugno 2007. All’89’ minuto della partita, un esagitato, tifoso della Danimarca, penetro’ in campo e diede un pugno allo stomaco all’arbitro Herbert Fandel. La Danimarca venne punita con una sconfitta 3-0 a tavolino e costretta a disputare due gare a porte chiuse.

La Serbia, responsabile per l’atteggiamento dei propri tifosi, rischia forse ancora di piu’, in quanto i fatti di violenza non sono l’opera di un solo energumeno, ma di un gruppo nutrito. Tuttavia, non e’ stato colpito alcun giocatore ne’ l’arbitro. Molto dipendera’ dalla valutazione che effettuera’ la disciplinare della gravita’ dei fatti. Anche l’Italia, seppur piu’ lievemente, potrebbe essere sanzionata. L’articolo 4 del regolamento disciplinare Uefa recita infatti: ”l’associazione ospitante e’ responsabile dell’ordine e della sicurezza, prima, durante e dopo la gara. L’associazione ospitante puo’ essere chiamata a rispondere per incidenti di ogni tipo e potrebbe essere oggetto di misure disciplinari.” Il regolamento utilizza il condizionale per quanto riguarda le sanzioni, proprio per fornire alla commissione disciplinare un ampio margine di valutazione in merito.