Under 21, Europeo 2019 in Italia a 30 anni dai Mondiali del 1990

ROMA – Grazie ad un gran “lavoro di squadra”, a quasi 30 anni dai Mondiali del ’90 l’Italia nel 2019 tornerà sul palcoscenico del grande calcio ospitando l’Europeo under 21 insieme con la Repubblica di San Marino.

Due gli obiettivi: confermare le capacità organizzative del Paese nelle grandi manifestazioni sportive e qualificare gli Azzurrini ai Giochi di Tokyo 2020.

Per riuscire nel doppio intento, “governo, Figc, Coni, Regioni Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna e amministrazioni locali hanno collaborato e continueranno a farlo nel prossimo biennio”, ha affermato il ministro dello Sport, Luca Lotti, nella ‘kick off’ dell’evento, cui hanno partecipato anche il n.1 della Figc, Carlo Tavecchio, e del Coni, Giovanni Malagò, il vice segretario dell’Uefa, Giorgio Marchetti.

“Questa è una manifestazione che riguarda i giovani. E’ la direzione che vogliamo dare al nostro calcio, ovvero investire di più sui giovani – ha esordito Lotti -. Poi, dimostra che siamo in grado di organizzare eventi internazionali importanti e che senza il gioco di squadra non si va da nessuna parte”.

La presentazione è stata preceduta da un incontro tra i protagonisti, durante il quale, ha riferito Tavecchio, “ho sentito importanti rassicurazioni da parte del governo. Ci saranno interventi a sostegno delle città (Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Trieste e Udine) e degli stadi coinvolti, un segno determinante di attenzione”, ha aggiunto.

“La federazione – ha proseguito il n.1 del calcio italiano -, sarà sempre più presente nel sostenere le iniziative che daranno prestigio all’Italia”. Il presidente del Coni ha ricordato che “da troppo tempo, tre edizioni, siamo lontani dai giochi olimpici col calcio. Metterò ulteriore pressione al selezionatore, Gigi Di Biagio, e ai ragazzi: dobbiamo andare a Tokyo”.

Per il futuro “dobbiamo essere compatti come non è avvenuto nella candidatura olimpica. Qui abbiamo dimostrato di remare tutti nella stessa direzione”, ha concluso Malagò. Il rappresentante dell’Uefa, Marchetti, si è detto certo che la manifestazione avrà il “successo che merita, con un obiettivo di almeno trecentomila spettatori”, oltre ad un audience crescente in tutto il mondo.

Il direttore generale della Figc, Michele Uva, ha annunciato che è in fase di definizione l’accordo con il Credito Sportivo per destinare altri 10 milioni al rinnovo degli stadi e che la manifestazione avrà un giro d’affari intorno ai 70 milioni. “Il nostro obiettivo è organizzare un grandissimo Europeo e lasciare al territorio un’eredità culturale e sportiva”.

“E’ una grande opportunità per una regione di confine come la nostra per mostrarsi e aprirsi ad altri Paesi”, ha detto la governatrice del Friuli, Debora Serracchiani. Per il sottosegretario alla presidenza dell’Emilia Romagna, Andrea Rossi “sarà una bella avventura e un’occasione per far conoscere la nostra terra, da sempre molto legata al mondo dello sport”.

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