Under 21: Pinsoglio para tutto, Macheda di rigore. E l’Inghilterra è ko

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 19:24 OLTRE 6 MESI FA

Macheda

EMPOLI – Prima due conclusioni di Sinclair con Pinsoglio, portierino del Viareggio di scuola juventina, che salva la partita, poi l’ atterramento di Giannetti in area e il rigore trasformato da Macheda che regala la vittoria all’ Italia.

Tutto negli ultimi minuti, quando sembrava che la partita, noiosa fino ad allora, fosse destinata stancamente a trascinarsi verso la fine sullo 0-0. Ma l’ ingresso in campo di Sinclair al 28′ della ripresa per uno spento Albrighton, ha fatto saltare il piano. Due sue incursioni al 37′ e 39′ hanno spaventato gli azzurrini ed esaltato un inoperoso Pinsoglio.

L’ Inghilterra, brutta fino a quei momenti, ha rischiato di vincere, approfittando anche di un lieve calo della squadra di Ferrara che aveva da qualche minuto concesso campo agli avversari. Ma l’ orgoglio azzurro ha avuto un sussulto: guizzo di Giannetti su lancio di Biraghi e atterramento da parte di Mee Ben con conseguente rosso. Tutto porta al rigore di Macheda e al gol partita. Ferrara voleva una gara vera per far fare esperienza ad una squadra giovane che lavora già per il prossimo biennio.

L’ Inghilterra, sulla carta è l’ ideale. Gruppo esperto, per la categoria, che giocherà la fase finale dell’ Europeo nella prossima estate e con molti giocatori più grandi di due-tre anni (nell’ undici titolare ce ne sono sei) rispetto ai baby italiani. Ma gli azzurrini, una nidiata di ’91 e ’92 con qualche ’90, giocano senza timore e l’ esperienza inglese non pesa.

E se la partita deve servire per fare esperienza, la squadra di Ferrara non solo la fa, ma trova anche convinzione perché con gli inglesi, considerati tra i migliori in Europa, non c’e’ differenza. Puo’ essere che i ragazzi di Pearce non giochino alla morte e che quelli di Ferrara abbiano piu’ motivazioni, così la partita non rivela diversità di valori. La partita, in verità, non è di quelleche si ricorderanno, ma se l’ Inghilterra gigioneggia, almeno l’Italia ci mette la corsa e qualche buon spunto.

La difesa azzurra, che ripresenta Santon, promosso al grado di capitano, non corre mai pericoli. Il centrocampo, addirittura appare migliore di quello inglese grazie all’ ordine che mette Romizi, agli spunti di Fabbrini, alle intuizioni di Soriano. In avanti, Macheda lotta, non brilla, ma lascera’ il segno e Misuraca ha il merito di aver regalato l’ unico tiro del primo tempo: una botta dal limite su cui il portiere inglese Fielding si difende con la deviazione in angolo (13′).

L’ Italia gioca con umiltà, è compatta, tanto che non pesano le assenze di Destro, Marrone, Paloschi. Anche nel secondo tempo, quello dei cambi con cui Ferrara e Pearce svuotano le panchine (anche Santon esce), gli azzurrini continuano a giocare con piglio e al 13′, su apertura di Saponara, si vede Macheda, ma la sua conclusione finisce sull’ esterno della rete. Poi tocca a Sinclair e la musica cambia. L’ Inghilterra alza i giri, l’ Italia indietreggia. L’ ala dello Swansea fa il diavolo a quattro, Pinsoglio lo ipnotizza. L’ Italia rilancia e passa dal dischetto. Ferrara si gode la sua Italia operaia con una certezza: questo gruppo puo’ crescere.