Il club di Serie A è in grande allarme: il calciatore, nuovo acquisto, va a processo per cattiva condotta sessuale
Allarme per un club di Serie A: il calciatore deve affrontare il processo per cattiva condotta sessuale ed è stato costretto a lasciare temporaneamente l’Italia.
Non una sorpresa perché la situazione era nota già da diversi mesi, ma certo la società è in allarme per quel che potrebbe accadere. Il caso è quello che riguarda Albert Gudmundsson, attaccante islandese, uno dei colpi di mercato della Fiorentina. I viola lo hanno acquistato dal Genoa nell’ultima sessione di campagna trasferimenti, consapevoli della spada di Damocle che pendeva sul capo del calciatore. Un processo per cattiva condotta sessuale.
Una storia risalente allo scorso anno che Gudmundsson sperava di essersi messo alle spalle dopo la richiesta di archiviazione. Tutto però riaperto dopo il ricorso presentato dall’accusa e che ora porterà a processo il giocatore. L’udienza è in programma questa settimana ed è per questo che il 27enne è volato in Islanda: per presenziare al processo. Storia complicata che certamente non fa stare tranquilla la Fiorentina che domenica sarà impegnata a Bergamo in un match difficile contro l’Atalanta. Palladino spera di poter contare anche su Gudmundsson che da lunedì è tornato in patria, accompagnato però da un preparatore atletico e da un fisioterapista del club viola per non perdere la forma.
Entro venerdì si chiuderanno le udienze del procedimento giudiziario e il calciatore farà rientro immediatamente a Firenze per tornare ad allenarsi con il gruppo già da sabato, alla vigilia della trasferta di Bergamo.
L’idea di Palladino è portare il calciatore insieme alla squadra, per farlo giocare dall’inizio o a gara in corso è ancora tutto da decidere. Come da decidere è l’epilogo di una vicenda decisamente complicata e che non può lasciare tranquillo Gudmundsson. La vicenda parte nel 2023 dall’accusa di cattiva condotta sessuale mossa al calciatore dopo la denuncia di una ragazza.
Durante l’udienza saranno ascoltati diverse persone, chiamate a portare la loro testimonianza da accusa e difesa: saranno anche le loro dichiarazioni ad essere utilizzate dai giudici per provare a fare chiarezza sull’eventuale responsabilità di Gudmundsson. Per ottobre è prevista la sentenza, con le parti che avranno poi tempo fino a novembre per presentare appello contro il verdetto. Successivamente si attenderà il giudizio definitivo, previsto per il mese di giugno del prossimo anno. Mesi di attesa sia per l’islandese che per la Fiorentina. Una vicenda complicata da gestire e che ora è entrata nella fase clou.
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