ROMA – La moviola in campo sarà obbligatoria in serie A dalla stagione 2017/2018. “La notizia è questa: con la VAR partiamo dalla prima giornata di campionato del prossimo anno, anticipando quindi di una stagione. Aspettiamo l’autorizzazione dell’International Board. Per la finale di Coppa Italia invece non ci sarà”. Questo l’annuncio del presidente degli arbitri, Marcello Nicchi, al termine del Consiglio federale della Figc che ha deliberato anche la nomina del presidente federale, Carlo Tavecchio, a commissionario della Lega di Serie A.
Presente in Federcalcio per discutere della questione anche l’ex arbitro internazionale, Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano della ‘Video assistant referee’.
Dell’eventualità di usare la Var per la finale di Coppa Italia si era parlato nei giorni scorsi, visto che il presidente della Lazio Lotito voleva evitare polemiche (la sua squadra giocherà contro la Juve).
Spiega la Gazzetta dello Sport:
E proprio per evitare che le polemiche possano coinvolgere anche la finale di Coppa Italia, il presidente auspica che per Juventus-Lazio possa esserci la presenza della Var (Video Assistant Referee). La volontà di introdurre la moviola in campo per la sfida che assegnerà il trofeo è già stata espressa più volte dal presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ma servirà l’ok di Fifa e Ifab (l’organo internazionale che decide le modifiche al regolamento) e dei club, considerando che la presenza di due Var non era prevista dal regolamento dell’edizione 2016-17 della Coppa Italia.
Al termine del consiglio federale, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha spiegato di avere già “avuto un colloquio diretto con Gianni Infantino (presidente della Fifa, ndr) che ci ha dato la disponibilità” all’uso della VAR a partire dalla prossima stagione.
“Saremo i primi al mondo ad utilizzarla insieme a Germania e Olanda” ha quindi aggiunto il numero uno di Via Allegri. Prima del via libera definitivo, serve un’ulteriore autorizzazione da parte dell’International Board. “L’Ifab deve approvare il protocollo on-line, che sarà sviluppato da Rosetti”, ha spiegato il direttore generale della Figc, Michele Uva, sottolineando che “non è una questione di giorni”.
“C’è bisogno di tempo, è anche una questione organizzativa: oggi testiamo tre campi in ogni giornata di campionato, dalla fine di questa stagione vorrà dire lavorare su dieci campi”.