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Verona: tessera fedeltà ai clienti delle prostitute nel centro massaggi

di Warsamé Dini Casali |9 Marzo 2012 13:09

ROMA – Paghi 5 prendi 6: un centro massaggi di Verona, che nascondeva in realtà un giro di prostituzione, conduceva una politica di fidelizzazione del cliente basata su un premio fedeltà a punti. Su una tessera con cinque nuvolette venivano registrati gli “acquisti”: un timbro certificava le prestazioni avvenute. Timbro recante l’immagine “allusiva” di un uomo sdraiato su una donna. In via Colonnello Fincato, in effetti c’era sempre un bel via vai davanti al centro La Fenice, specializzato ufficialmente in massaggi thailandesi.

In realtà, però, la scoperta del giro di prostituzione organizzato dalle due titolari cinesi, è avvenuta in seguito alla denuncia di una ragazza thailandese. Era un’esperta massaggiatrice, voleva fare il suo lavoro. Quando ha rifiutato sdegnata le avances di un cliente che chiedeva di più, si è rivolta alle titolari. In cambio ha ricevuto una bella ramanzina, “tu devi fare tutto quello che ti chiedono”. Così ha sbattuto la porta ed è andata a bussare a quella dei carabinieri. Microspie e intercettazioni ambientali hanno smascherato le cinesi, peraltro ben note per precedenti dello stesso tipo di reato a Cuneo.

35 anni l’una, 42 anni l’altra, riuscivano a guadagnare una media di 50 mila euro al mese. Tenevano per sé il 40% dei ricavi, il resto alle ragazze, che venivano cambiate ogni 6 mesi. La vicenda è stata raccontata dal quotidiano L’Arena.

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