Vuelta di Spagna: l’australiano Kaden Groves, 25 anni, velocista del team Alpecin, ha vinto la seconda tappa della Vuelta di Spagna bruciando sul traguardo portoghese di Ourem tutte le ruote veloci del Circo.
Secondo il belga Van Aert. Il vincitore si è preso anche 2 secondi di abbuono. Il belga si è consolato con la maglia rossa di leader della classifica superando McNulty di 3 secondi. Il miglior italiano in classifica è il mantovano Affini a 11 secondi da Van Aert.
TAPPA TUTTA LUSITANA
Secondo giorno in Portogallo, e prima tappa in linea di una Vuelta di Spagna (21 tappe, 3.304,3 km) che promette spettacolo. Dopo la mini cronometro di 12 km sul lungomare di Lisbona vinta sabato dallo statunitense Brandon McNulty della Uae Emirates (sua la prima maglia rossa) la Vuelta edizione n.79 ha costruito una tappa, interamente lusitana di 194 km, da Cascais a Ourem; dal distretto di Lisbona al distretto di Santerem. Una galoppata con due soli e modesti Gpm. Primi 90 km con strade non del tutto pianeggianti,poi l’altimetria si è fatta tranquilla. Dislivello di poco più di 2.600 metri.
DUE SPAGNOLI SUBITO ALL’ATTACO
Partenza alle 13.05, due spagnoli subito all’attacco, Luis Angel Mate scollina per primo primo Gpm (5,3 km al 4,8%). A metà corsa resta in fuga la coppia spagnola . Cioè Mate e Ibon Ruiz. Il gruppo lascia loro anche tre minuti di vantaggio. Giornata di sole e vento (spesso contrario). I due battistrada procedono di comune accordo.
A 80 km dal traguardo il loro vantaggio è sceso a 1’48. Poi i fuggitivi risalgono. È il gioco del gatto col topolino. Insomma se il topo prova a scappare ricomincia la caccia. Le corazzate Uae, Jumbo Visma e Ineos vigilano, tengono tutto sotto controllo. La maglia rossa McNulty resta saggiamente al coperto. Andatura tranquilla. Dopo lo sprint intermedio di Alcobaça (vinto da Mate)comincia un’altra corsa. Ultimi 53 km. I battistrada vengono raggiunti e il gruppo si prepara alla conclusione.
VUELTA, FINALE MOVIMENTATO
Tutta un’altra musica. Andatura più che sostenuta. Lunghi tratti a 50 km/h. Ai -20 km c’è un’ultima collinetta e una folla che eccede in entusiasmo e provoca cadute e rallentamenti. Ne approfitta il ceco di Praga Karel Vacek per allungare , una fiammata di pochi km. A Fátima (15 km dal traguardo) il gruppo lo mette nel mirino e lo aggancia in un baleno.
Ultimi 10 km di bagarre. Si formano i treni per gli uomini jet. Un tratto in leggera discesa è affrontato a 81 km/h.
Pazzesco. Rettilineo a 71 km/h. Brutta caduta a 1,8 km dalla linea d’arrivo (7 corridori coinvolti). Volata caotica. L’australiano Groves brucia le ruote veloci e vince di potenza e coraggio.