Vuelta, il belga Remco Evenepoel, 22 anni ha vinto la Vuelta di Spagna, edizione n.77. È stato incoronato a Madrid al tramonto di una domenica 11 settembre indimenticabile.
Storica. Dopo 44 anni un corridore belga ha vinto un grande Giro a tappe. Una attesa mortificante per un Paese che vive di pane e ciclismo. Ma si è conclusa. L’incubo è finito. L’ultima frazione è stata di fatto un passerella di 100 km di cui oltre la metà nel circuito cittadino di 5,8 km, ripetuto 8 volte. Partenza da Las Rozas alle 17.38. Finale nel cuore della capitale spagnola.
UNA GALOPPATA DI 3.280 KM
Iniziata in Olanda con la cronometro di Utrecht (19 agosto) la Vuelta di Spagna ha calato il sipario a Madrid (11 settembre). Una galoppata di tre settimane articolata in 21 tappe, tre giorni di riposo, due cronometro per complessivi 54,2 km.
Un percorso ben disegnato con 4 tappe per velocisti, 9 arrivi in salita e 6 frazioni “miste”. Ben 42 i GPM e 49.386 metri di dislivello. La tappa regina? Il 4 settembre, l’arrivo a Sierra Nevada sull’ Alto Hoya de la Mora (2.512 metri). Vittoria in solitaria dello scalatore olandese Arensman che ha preceduto Mas, Miguel Angel Lopez,Jay Vine.
Molto si attendeva dalla terza settimana di corse soprattutto per verificare la tenuta giovane leader non abituato ai giri. Non è successo niente di sconquassante. Il ritiro di Roglic (brutta caduta) , secondo in classifica a soli due minuti (e in recupero), ha indubbiamente agevolato Remco. Peraltro supportato da una condizione atletica invidiabile e da una squadra fedele e pienamente collaborativa.
E gli altri big? Alaphilippe si è ritirato dopo una banale caduta, Nibali e Valverde sono al tramonto inesorabile di una splendida carriera. Rodriguez è crollato in dirittura d’arrivo, Mikel Landa (15esimo) e Thibaut Pinot (17) potevano dare di più con i mezzi che si ritrovano.
NESSUN ITALIANO NELLA TOP 35 DELLA VUELTA
La pattuglia azzurra (14), vincolata a compiti di gregariato, raramente è abfdata in vetrina. Tuttavia i giovani hanno offerto buone indicazioni. Edoardo Zambanini, 21 anni, trentino di Riva del Garda,si è piazzato meglio di tutti (36); ha pure fatto. Un terzo posto in una tappa non facile. Dopo di lui Vincenzo Nibali (45), Matteo Fabbro (52), Davide Vilella (54), Fausto Masnada (58),Antonio Tiberi (92), Alessandro De Marchi (102),Dario Cataldo (117), Davide Cimolai (134).
VUELTA, PREMI & PREMIAZIONI
Remco Evenepoel si porta a casa 150 mila euro (500€ per ogni giornata in maglia rossa). A ciascun vincitore di tappa 11 mila euro. A Mas, secondo classificato, 57.985 euro. Ad Ayuso (terzo) 30 mila. Al quarto 15.000, al quinto 12.500, al sesto e settimo 9.000, all’ottavo e nono 6.000.
A tutti gli altri, fino al ventesimo, sono riconosciuti 3.800 euro. Evenepoel ha vinto due maglie (rossa e bianca), Pedersen ha vinto la classifica a punti (maglia verde), Carapaz ha vinto la classifica scalatori (maglia a pois). Totale montepremi: 1.112.640. Le premiazioni sono avvenute nella piazza simbolo de Cibeles, nel centro città, nel cuore del Paseo del Prado. È la piazza scelta dal Real Madrid per celebrare i suoi trionfi.