Wanda Nara confessa: “Su Icardi la Juve ci provò fino all’ultimo”

Wanda Nara (foto Ansa)
Wanda Nara (foto Ansa)

ROMA – “Noi donne, se ci mettiamo in testa una cosa…” dice, in una lunga intervista rilasciata a SportWeek, la moglie di Mauro Icardi, Wanda Nara. E spiega: “Non ho mai detto “Mauro vuole andare via” ma “Mauro vuole restare”. Lui sogna di essere una bandiera per l’Inter come Totti lo è per la Roma. Ed è ovvio che avrei preferito rimanere a Milano anch’io: sono incinta, i figli più grandi sono ben inseriti a scuola. Non si sarebbe dovuta muovere una sola persona. Noi siamo proprio tanti!”.

E ancora: “Da tre anni lo aiuto con le questioni che riguardano l’immagine, avevo già concluso accordi con marchi importanti. Faccio la modella da quando ho quattro anni e mi sono sempre occupata personalmente dei miei contratti. Quando nel 2014 è scaduto il contratto con il procuratore, mi ha detto: ‘Continua da sola che sai fare bene’. E così chiamai Piero Ausilio: ‘Ciao Wanda, come va? Avevi bisogno di qualcosa?’. ‘Volevo presentarmi: sono la manager di Mauro!’. Secondo me gli è caduto il telefono di mano”.

Della trattativa di quest’anno “non si sa a quanti soldi, tantissimi, ha rinunciato Mauro per restare all’Inter e che la Juve ha cercato di prenderlo fino a due minuti dalla mezzanotte del giorno in cui poi ha concluso con Higuain. L’offerta del Napoli era importante e meritava rispetto. De Laurentiis mi aveva proposto un film. Ho detto no: dove trovo il tempo con cinque figli?”.

Innamoratissima, dice che Icardi “è meglio come uomo che come attaccante. Mi aiuta moltissimo. Alle 7.30 inizio a chiamare tutti i bimbi. Mauro porta a spasso il cane e prepara la colazione per i ragazzi”. Sulla smania da selfie rivela: “I social per noi sono un business. In Argentina se ti fai un tweet magari sei stata pagata, facendo vedere un oggetto o un capo di abbigliamento. La gente giudica ma non vedrete mai una foto nostra in una discoteca”.

 

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