Zaccheroni nei guai in Corea del Nord per il wasabi

TOKYO, 18 NOV – L'eccesso di zelo dei doganieri nordcoreani, che hanno sequestrato ad Alberto Zaccheroni la salsa wasabi per cui va matto, puo' aver contribuito alla prima sconfitta della Nazionale giapponese da lui guidata.

Dopo estenuanti discussioni e minuziosi controlli durati quattr'ore alla dogana dell'aeroporto di Pyongyang – che hanno portato anche al sequestro di banane, gomme da masticare e snacks dei giocatori – il Giappone e' stato battuto 1-0 dalla Corea del Nord martedi' scorso.

Zaccheroni ha cosi' perso l' imbattibilità a poco più di un anno dall'inizio della sua avventura sulla panchina del Sol Levante, dopo la striscia record di 19 risultati utili di fila tra vittorie e pareggi, arricchiti a gennaio dalla conquista della Coppa d'Asia.

''Gli hanno portato via il suo tubo di wasabi all'aeroporto e non e' riuscito a riaverlo'', ha detto il presidente della Federcalcio giapponese (Jfa), Junji Ogura, al Nikkan Sports. Secondo i media nipponici, il tecnico romagnolo porta sempre con se' la pasta wasabi – un condimento piccante ricavato da un rizoma detto anche ravanello giapponese -, che mette praticamente su tutto, anche sul riso bollito.

''Mi sono scusato con lui perche' non c'era il wasabi dopo la partita'', ha aggiunto Ogura, spiegando che, nei tre giorni di permanenza nella capitale nordcoreana, Zaccheroni ha mangiato solo pane o poco piu'.

La sconfitta a Pyongyang, peraltro, e' stata priva di conseguenze negative, avendo il Giappone gia' conquistato l'accesso alla fase finale delle qualificazioni asiatiche per i Mondiali del 2014 in Brasile ed essendone gia' stata esclusa la Corea del Nord, battuta all'andata con lo stesso punteggio.

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