Zdenek Zeman: “Benvenuta Var. Con la Roma mi tolsero 21 punti con gli errori arbitrali”

Zdenek Zeman, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato della Var: “Tendenzialmente dovrei essere contrario perché a me piace un calcio più umano dove sbagliano sia i calciatori che gli arbitri. Però c’è stato un periodo in cui, anche senza Var, il calcio non era umano, perché gli errori arbitrali non erano per tutti. E allora dico benvenuta alla Var. Se mi chiedo mai che carriera avrei fatto se non avessi criticato per primo il sistema dell’epoca che poi venne certificato da Calciopoli? Se tornassi indietro rifarei tutto, per il bene del calcio. Non so quale sarebbe stata la mia carriera se non lo avessi fatto; so, però, che nel mio secondo anno alla Roma, nel ’99, arrivammo quinti ma contai 21 punti sottratti per errori arbitrali”.

Roma o Lazio? “Sono stato bene sia alla Lazio che alla Roma. Posso dire, però, che la tifoseria della Roma è più numerosa, calda e vicina alla squadra”.

Il punto sul campionato

“Dopo tanti anni si è vissuto un campionato incerto, e questo lo ha reso certamente avvincente. A un certo punto sembrava che non lo volesse vincere nessuno, con Milan, Inter e Napoli che facevano a gara per consegnarlo agli avversari. L’Inter ha buttato lo scudetto? No, io penso che debba rammaricarsi più il Napoli per l’occasione persa. Per me, e sottolineo per me, era il Napoli la squadra favorita. Di partite come quella che ha fatto l’Inter a Bologna ne ha sbagliate tre, tutte in casa consecutivamente, a metà campionato (Atalanta, Empoli e Spezia, ndr). Senza quelle tre sconfitte sarebbe stato un altro campionato. L’allenatore che mi piace di più in serie A, come mentalità, è Italiano della Fiorentina”.

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