Zeman scarica De Rossi e Osvaldo: “Pensano solo a loro stessi, non alla squadra”

Pubblicato il 7 Ottobre 2012 - 16:10| Aggiornato il 9 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA
De Rossi e Osvaldo (Ansa)

ROMA – La rivoluzione di Zeman funziona. Non tanto nel gioco, che nel primo tempo dell’incontro con l’Atalanta ha latitato, lasciando per lunghi tratti il pallino in mano agli ospiti, quanto nel risultato.

La Roma torna infatti a vincere all’Olimpico sotto gli occhi del presidente americano James Pallotta, sfatando un tabu’ che durava dall’aprile scorso, con le reti di Lamela e Bradley.

Un successo centrato nonostante le esclusioni eccellenti decise dal boemo, che ha confinato in panchina tre senatori come Burdisso, De Rossi e Osvaldo.

Soprattutto nei confronti di questi ultimi due, Zeman e’ durissimo nel dopo partita.

”Ho gia’ detto che possono giocare tutti, dipende dal loro atteggiamento, dalla loro voglia, se ho schierato questa formazione vuol dire che in settimana e’ quella che ho giudicato di maggiore garanzia – ha spiegato il boemo – Osvaldo per me e’ secondo solo a Totti per talento nella squadra, mentre De Rossi non lo devo certo presentare io, ma questi giocatori importanti mi devono dimostrare che vogliono ancora dare qualcosa”.

”Vorrei vedere giocatori con motivazioni perche’ le gerarchie degli anni precedenti io non le riconosco – ha quindi chiarito Zeman – per me non contano, per me conta quello che vedo in allenamento. Vorrei che tutti pensassero alla squadra invece di pensare ai fatti propri”.

Un’accusa pesante cui poi Zeman ha dato anche una spiegazione:

”In questa settimana non mi hanno convinto, spero che dalla prossima lo faranno. Dipende da loro, non da me. Non basta chiamarsi in un certo modo per giocare, serve dimostrare la voglia sul campo in settimana, altrimenti io la domenica difficilmente li utilizzo. Burdisso? Vorrei venti giocatori con la sua mentalita’ e la sua applicazione. Ora non riesce a rendere al meglio, ma ne vorrei venti cosi”’.

Grande rammarico invece in casa Atalanta, col tecnico Stefano Colantuono arrabbiato per la mancanza di concretezza.

”Dovevamo stare 2-0 nei primi 20′ minuti, poi sarebbe stata un’altra partita, molto diversa – dice – Non possiamo non chiudere il primo tempo in vantaggio una partita come questa altrimenti sara’ sempre piu’ difficile. Dobbiamo stare piu’ attenti, quando si ha in mano il pallino del gioco si deve fare gol perche’ se non segni alla fine perdi”.

”Per tutto il primo tempo ho visto una bella Atalanta, siamo stati in partita fino alla fine. Ma se non concretizzi, l’inerzia della partita cambia – ha ribadito poi Colantuono paragonando l’avvio sprint della sua squadra a quello della Juventus la settimana scorsa contro la Roma – Mi e’ sembrato di vedere la stessa partita, solo che loro hanno segnato tre gol e noi zero pur sfiorandolo a ripetizione”.

In realta’, una rete buona gli ospiti l’avrebbero anche realizzata, ma il tiro vincente di Denis e’ stato annullato per un fuorigioco che poi le immagini hanno mostrato inesistente.

”C’e’ poco da interpretare, magari avremmo perso lo stesso, ma sbagliare una roba del genere e’ impressionante, e dire che in campo ci sono piu’ arbitri e assistenti che giocatori – il parere di Colantuono – Il gol era buono di tre metri, non so come ha fatto a sbandierare il guardalinee. Ci vorrebbe piu’ attenzione”.