«Diego non si discute». La frase, lapidaria, appartiene a Zinedine Zidane, uno che di cose di Juventus se ne intende. E non poco.
Con i colori bianconeri ha vinto e si è consacrato. Ma pure lui, proprio come Diego, all’inizio della sua esperienza italiana incontrò più di qualche difficoltà: «Dopo i primi tre mesi – ha detto Zidane alla Gazzetta dello Sport – mi volevano cacciare. Per fortuna ad allenare c’era un certo Lippi, che mi diede sempre fiducia e protezione. Con uno straniero nuovo ci vuole tempo e pazienza. Ma il valore di Diego non si discute, è veramente bravo».
Poi un commento sulla tribolata stagione bianconera e sul conseguente momento poco felice del suo amico Ferrara: «Sono molto dispiaciuto di questa situazione – ha aggiunto – per loro non è un momento facile. A Ciro, invece, dico di stare tranquillo e concentrarsi sugli obiettivi. Vincere l’Europa League sarebbe importante e consentirebbe alla Juventus di giocare la Supercoppa».
In conclusione un passaggio sul Sudafrica («A Lippi auguro di fare un grande Mondiale, magari stavolta arrivando dietro la Francia») e uno sul derby Inter-Milan di domenica sera: «1-1 e gol di Milito e Inzaghi. Pippo – ha concluso Zidane alla Gazzetta dello Sport – entra e segna su assist di Ronaldinho».