Checco Zalone mostra dal palco il tamarro italiano

RIMINI, 15 SET – Forse non ancora al livello di Fiorello e certamente non a quello di Benigni, ma Checco Zalone-Luca Medici sale sul podio dei migliori intrattenitori italiani, anche lui grazie alla poliedricità del suo essere artista quasi completo, musicista, attore comico, perfino chansonnier.

Al 105 Stadium di Rimini dove e' partito il suo 'Resto umile… World Tour' che girera' mezza Italia, ha provato a far capire a modo suo all'amico Antonio Cassano che lo consiglia di prendere moglie, nonché alla stessa fidanzata, interpretata sul palco da Claudia Potenza, che per ora non ha nessuna voglia di sposarsi perche' la sua vita sessuale e' ancora tutta da farsi.

Zalone si muove agile sul palco semplice (''meglio due megaschermi in meno e due spettatori in piu'''): due scalinate laterali e un pianoforte. E' ben supportato dalla band dei Mitili Ignoti (a dispetto del nome nient'affatto cozze musicali) ed e' un continuo saliscendi sull'ottovolante della risata, sempre venato pero' di quell'ironia triste, di quel sarcasmo da bassa marea con i quali tenta di portare il pubblico sul piano della commozione per poi calare immediatamente la batosta della dissacrazione pura.

Un canovaccio il suo, semplicissimo eppure efficace, perche' proprio dei grandi comici, e perdipiu' reso in quel suo post-italiano pugliese inarrivabile. Gli applausi e le risate a Rimini sono scroscianti. Checco è uno di noi tanti italiani caciaroni, pecorecci, evasori fiscali e cialtroni che pensano solo al sesso e ai soldi. Ma attenzione: Checco non e' Luca, nel senso che il Medici interpreta lo Zalone, ma per farlo apparire cosi' estremamente 'terrone', dimostra una lontananza addirittura colta, dal provincialismo imperante. Perche' l'identificazione generale che continua a suscitare dagli schermi tv a quelli cinematografici e oggi dai palcoscenici, lungi dall'essere con lui cafoncello sgrammaticato, e' con quell'altro accanto a noi…

Insomma Checco mentre fa ridere, prende in giro per far capire che ''il tamarro e' dentro ognuno di noi, come il fanciullino del Pascoli''. Italiani popolo di poeti, santi, navigatori ed… eroi tamarri. Gennaro Nunziante, la sua 'balia' autorale e registica, ha scritto le nuove canzoni 'Samba senza u culu' sull'unica ballerina brasiliana senza un bel fondoschiena; 'Maremoto a Porto Cervo' in cui immagina uno tsunami per ricchi, 'Vacanza cubana' in cui il sesso con la bellezza locale salta perche' Fidel sta male; e 'Giurami' appunto sul matrimonio. E naturalmente i testi: da Checco dei Moda' che canta in maniera sofferta perche' non trova il bagno, a Vendola alias Jesus Christ Superstar che getta dal ponte la 'sorella rom' quando scopre che e' pugliese…

''Con i soldi che abbiamo fatto – sentenzia – ci siamo fatti anche il corpo di ballo (cinque ballerine cinque ma piu' per il corpo che per il ballo…'). Ecco, questo e' Checco Zalone alias Luca Medici: la sua laurea in legge non gli sara' servita, ma la 'legge' di Zalone e' gia' in vigore, e a dispetto dei tempi e' davvero uguale per tutti: far ridere a crepapelle, anzi a… 'crepapalle' come sentenzia lui! Ma la volgarità e' un peccato di gioventù per farsi notare. Perché se Fiorello ha saputo evolversi dai villaggi turistici ai one man show di livello internazionale; se Benigni e' passato dall'Inno al corpo sciolto di Cioni Mario a Dante e all'esegesi dell'Inno di Mameli; cosa possiamo aspettarci da Checco?

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