Don Giovanni alla Scala, prima in austerity, mondanità sobria

Pubblicato il 7 Dicembre 2011 - 21:56 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 7 DIC – Mondanita' si, ma con sobrieta': velli e gioielli non possono mancare a una prima della Scala ma – giurano e spergiurano le signore accorse ad applaudire il 'Don Giovanni' diretto da Robert Carsen – le pellicce di visone erano gia' nell'armadio e le parure luccicanti sono di famiglia, o persino prestate da qualche amica per l'occasione.

Tutti – o quasi – gli ospiti del Piermarini si sono adeguati al clima di austerity da piena recessione economica e hanno aderito all'appello alla sobrieta' lanciato dal sindaco Giuliano Pisapia che, al suo primo 7 dicembre scaligero, ha dato il buon esempio con uno smoking 'no logo'. Meglio di lui, solo il presidente della regione Roberto Formigoni, con un tuxedo giunto alla sua decima 'prima'. Quasi austera, in completo pantaloni e camicia bianca firmati Giorgio Armani, anche la moglie del sindaco Cinzia Sasso, con un prezioso bracciale prestato da un amico antiquario.

Minimalismo al maschile anche per Eva Cristillin, arrivata a piedi con il marito, entrambi in smoking Armani – lo stilista piu' gettonato della serata -, e il dg Rai Lorenza Lei in tuxedo bianco e nero. Smoking d'ordinanza anche per il presidente del Consiglio Mario Monti, la cui consorte, la signora Elsa, ha optato per un abito grigio perla firmato Giorgio Armani, tradendo la sua storica sarta Lella Curiel, che ha avuto pero' la soddisfazione di essere scelta dalla moglie del presidente della repubblica, Clio Napolitano, in pizzo beige, uno dei colori predominanti della serata, insieme al classico nero, indossato da Caterina Balivo, in lungo di pizzo Dior molto poco all'insegna dell'austerity: ''e – commenta l'attrice – ci mancherebbe!''.

Piu' colorate Barbara Berlusconi, arrivata con il compagno calciatore Pato, in plissettato celeste con strascico pare di Ralph Lauren, con stola abbinata; Giovanna Passera, moglie del ministro Corrado, in Faliero Sarti a spicchi celeste e bluette a incorniciare il pancione da ottavo mese di gravidanza; Valeria Marini in una delle sue creazioni nei toni del blu notte con scollatura profonda sulla schiena e sul decollete' e con borsetta a forma di lanterna magica. Abbagliante Marta Marzotto, in tubino di paillettes argentate creato da Roberto Cavalli; studiata Gabriella Dompe', con abito lungo Ferre' con motivo a serpente a sottolineare il seno; candida e vaporosa la stilista Luisa Beccaria; modello Barbie per Donatella Javarone in Angela Alta Moda. Su tutto, il trionfo del vintage, non solo per pellicce e gioielli, ma anche per abiti, giacche e accessori vari: d'antan la mantiglia di Livia Pomodoro, presidente del tribunale di Milano; regalato il boa di piume e marabu' di Inge Feltrinelli; gia' vista la giacca rossa griffata Thierry Mugler di Claudia Buccellati e quella firmata Antonio Marras della grecista Eva Cantarella; ''di 30 anni almeno'' la cappa del'architetto Gae Aulenti. Gia' indossati pure il soprabito Romeo Gigli di Maddalena Boeri, moglie dell'assessore comunale alla cultura, e il Lancetti blu di Mercedes Catania. Nuovo, ma 'no logo' l'abito di pizzo grigio di Diana Bracco, firmato Lella Curiel il tubino nero di Eva Bozzetti, cosi' come quello beige di Laura Teso, con stola di Simonetta Ravizza sempre nei toni dello champagne ''perche' la sobrieta' – spiega la bella signora – sta anche nella scelta dei colori''. E mai come in questa prima si sono notate le scelte azzardate come quella di Sabina Negri, ex moglie del leghista Roberto Calderoli, in discutibile abito bianco con velo in testa dello stilista turco Erkan Coruh: unione stilistica tra Oriente e occidente per la drammaturga. ''Un brutto vestito da sposa'', ha mormorato qualcuno al suo arrivo.