L’elisir d’amore apre il palcoscenico del Teatro dell’Opera di Roma al 2023. Dall’11 al 15 gennaio

L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti inaugura il 2023 del Teatro dell’Opera di Roma. Dirige il maestro Francesco Lanzillotta, al suo debutto a Roma. La regia è di Ruggiero Cappuccio, per la terza volta al Costanzi con lo stesso spettacolo dopo i successi del 2011 e del 2014

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 8 Gennaio 2023 - 08:30| Aggiornato il 11 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

L’elisir d’amore apre il palcoscenico del Teatro dell’Opera di Roma al 2023. Dall’11 al 15 gennaio (foto Luciano Romano)

L’elisir d’amore apre il palcoscenico del Teatro dell’Opera di Roma al 2023 e va in scena dall’11 al 15 gennaio.

L’opera, un melodramma giocoso, rappresentata per la prima volta il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobbiana di Milano, ebbe un grande successo che le valse ben trentadue repliche consecutive.

Complici di tanto apprezzamento furono il talento del musicista bergamasco e del librettista Felice Romani. I due seppero rendere gradita al pubblico- con una vena buffa velata di malinconia- la storia raccontata nell’Elisir, basata sul testo Le Philtre (Il filtro) di Eugène Scribe che lo aveva scritto per il compositore Daniel Auber.  Una storia che ripropone l’eterno dilemma dell’essere umano che tende ad amare ciò che manca a discapito di ciò che si ha.

Concorda il regista Ruggiero Cappuccio quando commenta: “L’elisir d’amore di Donizetti racconta in musica come gli esseri umani non amino mai ciò che hanno, ma amino ciò che a loro manca”.

A differenza dei milanesi, i cittadini romani invece dovettero attendere ancora molto tempo per conoscere L’Elisir d’amore. Il debutto a Roma- al Teatro Costanzi- ci fu infatti solo il 29 novembre 1883, ben cinquantuno anni dopo. Quando la città eterna era stata eletta a Capitale d’Italia da poco più di un ventennio.

I tempi sono cambiati e l’elisir di Donizetti non conosce confini

Commenta il maestro Francesco Lanzillotta “L’elisir d’amore è una delle opere più rappresentate e conosciute.  dice– Ma quanto sappiamo realmente del significato del nome Nemorino? Da quale radice deriva quello di Adina? Che importanza rivestono all’interno della storia gli elementi come aria e acqua cantati nel primo duetto fra i due futuri amanti? Tanti interrogativi che potrebbero svelarci ulteriori meraviglie di una meravigliosa opera”.

Le date della rappresentazione

Dopo la prima di mercoledì 11 gennaio ore 20 in diretta su Radio3 Rai, L’elisir d’amore è replicata giovedì 12 (ore 20), venerdì 13 (ore 20), sabato 14 (ore 18), domenica 15 (ore 16.30).

Il cast

Adina che respinge il corteggiatore Nemorino costringendolo a ricorrere a un filtro magico che, benché fasullo, si rivelerà  fatalmente efficace è interpretata dal soprano polacco Aleksandra Kurzak, per la prima volta all’Opera di Roma.

Accanto alla Kurzak, nei panni dell’innamorato Nemorino, il tenore americano John Osborn, amatissimo dal pubblico italiano e romano.

Aleksandra Kurzak si alterna con Ruth Iniesta (12 e 14 gennaio), John Osborn con Juan Francisco Gatell (12 e 14 gennaio). La parte del sergente Belcore è affidata ad Alessio Arduini e Vittorio Prato (12 e 14 gennaio), mentre l’imbonitore Dulcamara, che elargisce il “miracoloso” elisir d’amore, è incarnato da Simone Del Savio e Davide Giangregorio (12 e 14 gennaio). Giulia Mazzola sarà invece Giannetta. Il Coro della fondazione capitolina è istruito da Ciro Visco.

Il maestro del Coro è Ciro Visco

I cast degli anni precedenti al Teatro Costanzi

Al Teatro Costanzi L’Elisir d’amore è stata rappresentato ben 51 anni dopo la prima assoluta, il 29 novembre 1883.

Protagonisti furono Bianca Donadio (Adina) e Vittorio Clodio (Nemorino), Angelo Tepponi (Belcore) e Alessandro Bottero (Dulcamara).

Tra i diversi interpreti che negli anni si sono succeduti sul palcoscenico romano si ricordano, nella parte di Adina, Margherita Carosio (1937, 1941, 1943), Rosanna Carteri (1957, 1958), Renata Scotto (1963), Daniela Mazzuccato (1979), Luciana Serra (1985), Elizabeth Norberg Schulz (2002).

In quella di Nemorino: Tito Schipa (1928, 1930, 1937, 1945, 1948), Beniamino Gigli (1941), Ferruccio Tagliavini (1943, 1953, 1957, 1958, 1963).

Belcore: Tito Gobbi (1943, 1953), Sesto Bruscantini (1957), Simone Alaimo (1985).

Dulcamara: Giuseppe Taddei (1957).

L’allestimento dell’elisir d’amore al Teatro dell’Opera di Roma dall’11 al 15 gennaio

Le scenografie portano la firma di Nicola Rubertelli, i costumi sono di Carlo Poggioli e le luci sono curate da Vinicio Cheli.