“Frati Mafia e delitti” vince festival del teatro forense

 "Frati Mafia e delitti" vince festival del teatro forense
“Frati Mafia e delitti” vince festival del teatro forense

ROMA – “Frati Mafia e delitti” di Nardi, Francione e Di Majo ha vinto la III edizione del Festival del teatro forense tenutosi a Roma. Con il testo, successo anche per la Compagnia che lo ha messo in scena, “Le toghe in giallo” da anni impegnata nella messa in scena di celebri (e meno celebri) processi. Premio speciale della giuria a Luigi Di Majo, Gennaro Francione, Ferdinando Abate e Antonio Buttazzo.

Il Festival del Teatro Forense ha visto le rappresentazioni sulla scena del Teatro Golden di Roma, fra il 19 e il 23 maggio 2016. Prodotto e organizzato dal Teatro Golden di Andrea Maia e da Vincenzo Sinopoli, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Magistrati e dall’ Ordine degli Avvocati di Roma, per il Festival andranno si sono alternate quattro compagnie formate da avvocati, magistrati, carabinieri.

Le opere in gara avevano tutte ad oggetto il tema della giustizia.

FRATI, MAFIA E DELITTI, il pezzo vincitore, di Francione, Nardi, Di Majo è stato tratto dal romanzo di Francione “I delitti dei Beati Padri di Mazzarino (Novecento editore, Milano 2014) e da “La terribile istoria dei Frati di Mazzarino”di Giorgio Frasca Polara.

Si tratta della trasposizione teatrale di un clamoroso processo ad un gruppo di frati che, negli anni 50, a Mazzarino, in Sicilia, si trovarono al centro di un giro di estorsioni, ricatti, suicidi, delitti e stupri.
La vicenda ha dato origine ad un clamoroso processo, sul finire degli anni ’50, che ha diviso l’Italia in colpevolisti e innocentisti, aprendo un aspro dibattito sul problema “Mafia e Religione”
Non si è trattato solo di gravi episodi isolati che hanno interessato determinati religiosi ma di una più vasta ed estesa mentalità e diffuso costume, ormai secolare, tendente ad eludere, ostacolare e violare i cardini e i principi dello stato laico e democratico. Ciò spiega in parte le ragioni storiche e culturali della tolleranza, dell’ambiguità e a volte della connivenza di una parte del clero e del ceto altolocato nei confronti del fenomeno mafioso.
La vicenda, tragica ma anche grottesca e con alcuni spunti inevitabilmente comici, sarà rappresentata da giudici ed avvocati a simboleggiare un’unione artistica ed umana tra categorie contrapposte nelle aule di giustizia.

Gli altri copioni rappresentati sono stati:

GANDHI AVVOCATO

Vent’anni di professione forense e non solo (Bombay – Durban – Johannesburg)

ovvero uno studio legale quasi normale

scritto e diretto da Rosario Tarantola

con la collaborazione di Daniele Fabrizi

compagnia Avvocati in compagnia

con Daniele Fabrizi, Magda Gaiannavola, Rodolfo Di Martino, Rosario Tarantola, Mario Casellato, Fabio Risi, Francesco Anelli, Carlo Sanvitale, Paola Lafrate, Sabrina Grisoli

L’OMICIDIO DI NICOLA CALLIPARI

di Erminio Amelio

regia Gianni Guagliardi

compagnia Attori e convenuti

con Erminio Amelio, Giuseppe Amelio, Titti Cocomello, Giorgio Colangeli

 

BOCCA DI ROSA…metteva l’amore sopra ogni cosa

scritto e diretto  da Carlo Selmi

Compagnia S.P.Q.M.

con Valentina Borrelli, Eleonora Selmi, Simona Bellante, Arianna Santella, Massimo Cecchini, Nazzareno Campaniello, Gianluca Copparoni

 

 

 

 

 

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