L’infarto non riguarda solo gli uomini: uccide una donna su due

MILANO – Infarto e ictus, da soli, sono responsabili nelle donne di 5-6 morti su dieci nel mondo, contro tutte le altre cause di morte (dai tumori, all’Aids, agli incidenti stradali) che invece ne uccidono ‘solo’ quattro. E’ quindi allarme rosso per il sesso femminile e le malattie cardiovascolari, come ha sottolineato a Milano l’Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari (Alt).

Nel mondo, sottolineano gli esperti, il 55% delle donne muore per infarto, ictus, embolia o trombosi, contro il 48% degli uomini. La differenza in Europa è ancora maggiore (43% uomini e 54% donne). In totale, a morire sono 12 milioni di persone l’anno, di cui 4 milioni per il solo ictus. Il problema delle cure, però, non è di facile soluzione: secondo i dati del Progetto EuroHeart, realizzato da diverse associazioni europee e coordinato in Italia dall’Alt, su 62 sperimentazioni cliniche pubblicate tra il 2006 e il 2009 solo un terzo dei pazienti erano donne. Questo significa che la prevenzione e le cure sono studiate soprattutto sugli uomini, “quando invece – dicono gli esperti – non si può escludere che ci possano essere differenze legate al sesso nella risposta alla cura”.

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