Milano, prima della Scala: anche gli immigrati protestano

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 17:03 OLTRE 6 MESI FA

Il Teatro alla Scala di Milano

Davanti al Teatro della Scala c’è anche una piccola torre di via Imbonati (la torre sopra la quale per un mese c’è stata la protesta degli immigrati): una struttura alta più di due metri, di legno e cartone, è stata allestita in segno di protesta da un gruppo di immigrati che si sono uniti alla protesta. Sulla simbolica torre per diversi minuti è salita anche una ragazza con il capo velato che cantava ‘Oh Bella ciao’ a squarciagola in un megafono.

”Siamo qui – dice Youness Erhouma, del comitato italiano degli immigrati, rappresentante del drappello di una ventina di extracomunitari presenti in piazza – per chiedere al presidente della Repubblica Napolitano una sanatoria per tutti”.

”Alcuni nostri fratelli – ha proseguito facendo riferimento alla protesta della torre di via Imbonati – sono stati mandati via, chiediamo anche che li si faccia tornare. Oggi abbiamo voluto fare questo gesto simbolico e la nostra protesta continuerà finché non ci sarà una sanatoria per tutti”.

Gli immigrati che protestavano hanno anche invocato più volte il nome del presidente Napolitan, arrivato alla Scala insieme alla moglie Clio: ”Presidente vienici a trovare, siamo disperati. Napolitano alza la mano”: questi gli slogan scanditi all’arrivo del corteo presidenziale.

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