Morto l’attore Renato De Carmine

Renato De Carmine

Da Pirandello e Shakespeare in teatro alla ‘prosa del venerdi” in tv e alle fiction, dalla Piovra a Linda e il brigadiere, Renato De Carmine, morto domenica 18 luglio a Roma all’eta’ di 87 anni, è stato un attore versatile, che si è mosso con duttilità e professionalità tra ruoli leggeri e interpretazioni drammatiche. Nato a Roma il 25 gennaio del 1923, dopo il diploma all’Accademia di arte drammatica, De Carmine aveva debuttato in teatro in coppia con Mario Maranzana in O di uno o di nessuno, di Luigi Pirandello.

Nel 1961 era entrato nella compagnia del Piccolo di Milano con Giorgio Strehler, al quale lo lego’ un sodalizio quasi decennale: fu Frate Fulgenzio in Vita di Galileo, Enrico VI nel Gioco dei potenti, protagonista delle Notti dell’ira di Armand Salacrou e del Caso Oppenheimer di Kipphardt, tutti per la regia di Strehler. Dopo una stagione nel gruppo Teatro e Azione (1970-1971), torno’ al Piccolo per vestire i panni di Gloucester nel Lear, in coppia con Tino Carraro, del Vescovo nel Balcon di J. Genet, di Wang nell’Anima buona di Sezuan. Fu ancora Otto Marvuglia nella Grande magia di Eduardo De Filippo, in coppia con Franco Parenti (1984-85) e con Giancarlo Dettori (1990-1998).

Lavoro’ anche con Franco Zeffirelli (La città morta), Guido De Monticelli (Il Guardiano di Pinter, 1988-89), Jerome Savary (La dodicesima notte, 1991). Oltre all’impegno nella prosa radiofonica, De Carmine tenne a battesimo la tv italiana con la commedia di Goldoni L’osteria della posta, nel 1954, inauguro’ la prosa del venerdi’ con Giulietta e Romeo e La maschera e il volto. Furono gli sceneggiati televisivi a dargli la notorieta’, da Piccole donne di Anton Giulio Majano a Piccolo mondo antico di Silverio Blasi (in cui interpretò Franco) a Sansone (dal dramma di Henry Bernstein) fino alle fiction piu’ recenti come La Piovra e Linda e il brigadiere, Per amore solo per amore, La donna del treno, Le ali della vita 2. Nella sua carriera anche un’esperienza da conduttore di varieta’, accanto ad Alida Cheli in ‘Volubile’. Come doppiatore De Carmine ha dato tra l’altro la voce a Rod Taylor nell’Uomo che visse nel futuro.

Al cinema, dopo l’esordio nel 1948 con il Guglielmo Tell, ha interpretato film di vario genere, dall’horror al cappa e spada: tra i titoli, Il mercante di Venezia, L’indomabile Angelica, Sette scialli di seta gialla, In nome del Papa Re, Per amore solo per amore, Romanzo di un giovane povero. Tra le sue ultime apparizioni, quella nel Nostro Messia’ di Claudio Serughetti. Nel 2001 era stato insignito del Premio speciale alla carriera dalla Fondazione Giorgio Almirante.

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