Roma a piedi, auto bloccate per allarme smog. Ma serve a qualcosa?

L'articolo di Repubblica
L’articolo di Repubblica

ROMA – Blocco traffico farsa a Roma. Col il pretesto di combattere l’inquinamento, il Comune di Roma ha dato vita a una messinscena destinata a fare contenti un po’ di ecologisti arrabbiati, inferocire i vigili e non portare ad alcun risultato pratico. Non servirà a niente perché Roma sarà comunque invasa dagli autobus. A Roma c’è il Papa e la sua udienza si tiene proprio nel pieno dell’orario del blocco. Per cui ci saranno in  circolazione oltre ai ben 680 autobus del servizio pubblico anche gli innumerevoli auotbus privati addetti al trasporto dei pellegrini i piazza San Pietro.

Chiunque nella sua vita sia passato vicino a un autobus conserva nella memoria il terrore di morire asfissiato alle nere nuvole delle loro emissioni, ben più inquinanti i qualsiasi euro 1.
Inoltre il blocco sarà sospeso dalle 12.30 alle 16 per consentire ai romani magnata domenicale e pennichella e non veder crollare sotto zero la già scarsa popolarità del sindaco.
Nel presentare la sconnessa e inconseguente iniziativa Repubblica, come sempre in questi casi, fa sfoggio di totale assenza di spirito critico e premette all’articolo onesto e cronistico di Cecilia Gentile questo titolo: “Allarme smog, oggi stop ai motori in tutta la città”.

Quella di domenica 1 dicembre, scrive Cecilia Gentile, è a prima domenica a piedi dell’era Marino. Stop  ai motori dentro la fascia verde dalle 7.30 alle 12.30. Liberi tutti per la finestra del pranzo. Poi il divieto riprende dalle 16.30 alle 20.30. Nel frattempo, è ancora allarme smog: venerdì quattro centraline hanno registrato il superamento del limite sia per le polveri sottili che per il biossido di azoto.

«Le domeniche di blocco del traffico, oltre a contenere le emissioni inquinanti, contribuiscono a sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali e a promuovere nuovi modelli culturali», ricorda l’assessore all’Ambiente Estella Marino, che implicitamente risponde alle critiche piovute da più parti per il divieto di oggi, per esempio dalla Confesercenti. Spiega l’assessore: «Il provvedimento è stato programmato in base al piano per il risanamento della qualità dell’aria della Regione, che impone al Comune di adottare un calendario di almeno quattro domeniche di blocco totale, tra novembre e marzo. L’individuazione di questa domenica, come delle altre, ha tenuto in considerazione il calendario già programmato degli eventi cittadini e sportivi. Inoltre, abbiamo scelto di applicare una fascia oraria spezzata per riuscire a coniugare le esigenze dei cittadini e quelle tecnico- ambientali. Infatti il blocco interessa le fasce cosiddette di “stabilità atmosferica”, cioè le prime ore della giornata e il tramonto, quando c’è più accumulo di inquinanti».
Il Sulpl fa previsioni catastrofiche: «Il blocco del traffico sarà un colossale fallimento, perché ci saranno al massimo 25 pattuglie a controllare tutta Roma: un agente ogni 15 chilometri quadrati di strade», dichiara Stefano Giannini, segretario romano del sindacato di polizia locale.

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