ROMA – Non era il 1992, non ci fu una cena con Dell’Utri né tantomeno delle escort russe che a un certo punto si sedettero al tavolo: Mariotto Segni, leader della stagione referendaria che cambiò il sistema elettorale da proporzionale a maggioritario sancendo il passaggio da “Prima” a “Seconda Repubblica”, contesta una scena della serie tv Sky “1992”.
Nella quarta puntata della fiction sull’anno di Mani Pulite si vede il think tank messo su da Marcello Dell’Utri (con uomini di Publitalia e politici di Dc e Psi) cercare l’incontro con Mario Segni, che secondo il co-fondatore di Forza Italia sarebbe il personaggio più popolare di quel momento e un potenziale cavallo su cui puntare per l’immediato futuro.
Così non la pensa il pubblicitario Leonardo Notte, figura mai esistita ed interpretata da Stefano Accorsi. Notte si presenta in ritardo alla cena e nota l’esitazione di Segni (Massimo Wertmüller) nello scegliere il dolce “vorrei una mousse, anzi no: una crostata. Aspetti… abbia pazienza, ho cambiato idea: mi porti il menu…”). Il pubblicitario travolge l’esitante Segni: “Il dolce lo offre la casa”, e chiama a sedersi tre prostitute russe. Segni non gradisce affatto, si alza e se ne va. L’intesa fra il referendario e la lobby del Biscione fallisce. A Dell’Utri che lo accusa di aver volontariamente sabotato l’incontro, Notte risponde: “Ci ha messo mezz’ora solo per scegliere il dolce, Segni non va da nessuna parte”.
Il Segni vero, scrive Renato Bendetto sul Corriere della Sera, non si è alzato ma è rimasto a vedere tutto il resto di “1992”. E non l’ha presa bene: “Sono indignato. Hanno mistificato la realtà”:
«I rapporti tra movimento referendario e la nascita di Forza Italia sono parte di una storia più complessa, che ha inizio con l’offerta di alleanza di Berlusconi e si conclude con il mio rifiuto. Una storia politica, non fatta di prostitute. I contatti furono diretti», specifica. E di quella scena smentisce tutto. A cominciare dall’anno: non fu il 1992. «Il primo contatto con Berlusconi fu a casa di Gianni Letta, nell’ottobre del 1993: al tavolo c’erano Berlusconi e Confalonieri». E nessuna prostituta russa.
In effetti quella di Sky è una fiction: «Anche se ispirate a fatti realmente accaduti le storie narrate sono frutto della fantasia degli autori», è chiaramente espresso all’inizio di ogni puntata di 1992 . Per Segni, «va bene mescolare realtà e finzione, ma quando nomi e cognomi sono quelli… Non puoi raccontare falsità e attribuirle a una persona specifica».