Achille Lauro, chi è il cantante di "Rolls Royce" (foto Ansa) Achille Lauro, chi è il cantante di "Rolls Royce" (foto Ansa)

Sanremo 2019: Achille Lauro, chi è il cantante di “Rolls Royce”

Achille Lauro, chi è il cantante di "Rolls Royce" (foto Ansa)
Achille Lauro, chi è il cantante di “Rolls Royce” (foto Ansa)

ROMA – Achille Lauro è una delle sorprese di questo Festival di Sanremo. Nato a Roma l’11 luglio del 1990, Lauro De Marinis, in arte appunto “Achille Lauro”, cresce tra i quartieri Serpentara, Vigne Nuove e Conca d’Oro. Grazie al fratello maggiore, producer, Lauro dopo i 14 anni inizia ad avvicinarsi al mondo della musica. E’ proprio in questo periodo che sceglie come nome d’arte quello di Achille Lauro. 

“Non l’ho scelto io – ha spiefato –  Chiamandomi Lauro ed essendo questo un nome molto originale, quand’ero piccolo capitava spesso l’associazione Lauro come Achille Lauro, l’armatore campano e allora ho deciso di sfruttarlo anche per la musica, non mi piaceva l’idea di inventarmi un nome a caso”.

 Nel 2012 Achille Lauro pubblica il suo primo mixtape: “Barabba”. Due anni dopo esce il primo album “Achille Idol immortale”. Nell’album il rapper collabora con Marracash, Noyz Narcos, Gemitaiz e Coez. Nel 2015 esce il nuovo album “Dio c’è”. Nel 2016 Achille Lauro pubblica “Ragazzi Madre”. Nel 2017 partecipa al reality show “Pechino Express” insieme a “Boss Doms”. Nel 2018 esce “Pour l’amour”. 

A chi lo definisce trapper, Achille Lauro risponde così: “La trap è l’evoluzione dello street rap con un suono più violento, mantenendo sempre le tematiche più street con cui noi siamo nati. Noi abbiamo sempre fatto trap, anche nell’ultimo disco Pour L’amour ci sono brani trap, ma non siamo classificabili come trapper perché nei nostri dischi ci sono diverse contaminazioni, tanti stili differenti, non vogliamo piegarci a cosa impone il mercato. Siamo popstar, punk rocker, bohémien, un po’ tutto…”.

A Sanremo Achille Lauro si è presentato con il brano “Rolls Royce”.

 “Negli ultimi tempi – ha raccontato il 28enne romano – la domanda che mi sono più spesso sentito fare è stata: ‘ma davvero vai al festival’? E perché non avrei dovuto? Siamo trasversali, facciamo quello che vogliamo (e parla al plurale, includendo Boss Doms che sarà con lui sul palco, ndr). Siamo il nuovo pop, la nuova musica che avanza e occupiamo tutti gli spazi che possiamo. Avevamo un brano adatto, sperimentale, una piccola opera d’arte, che sorprenderà anche i nostri fan. E soprattutto chi ha detto che il festival è anti-giovani e anti-musica bella?”.

Gestione cookie