Alba Parietti: “Dovevo fare un programma con Don Gallo, La7 ha detto no”

Alba Parietti: "Dovevo fare un programma con Don Gallo, La7 ha detto no"
Alba Parietti: “Dovevo fare un programma con Don Gallo, La7 ha detto no”

ROMA – Alba Parietti conduttrice su La7 insieme a Don Gallo. Ma il programma è naufragato ancor prima di cominciare perchè qualcuno nella rete, racconta lei, “non era felice di questa ipotesi”. Lo racconta la stessa Parietti intervistata in radio a Un giorno da pecora:

“Dovevo fare un programma tv con Don Gallo, sarebbe stata un’accoppiata perfetta, io sarei stata l’acquasanta visto che tipo era Don Gallo” ma poi non è più stato realizzato perchè “a La7 qualcuno non era felice di questa ipotesi”. A chi si riferisce, a Santoro? Le chiedono: “No, assolutamente no” ribatte la Parietti. Alla Gruber? “No”. “Enrico Mentana? – chiedono i conduttori – Ma figurati se uno come Mentana, che è anche mio amico, mi avrebbe detto di no” risponde piccata la Parietti.

Alba Parietti racconta altre “chicche” dal passato:

“Nel 1993 rifiutai 9 miliardi di lire per lavorare a Mediaset, ma se avessi saputo che il compagno Berlusconi oggi come oggi è dei nostri, non avrei detto di no… – scherza poi l’ex soubrette, che aggiunge – Con quei nove miliardi avrei dovuto fare un giornaliero con Bonolis, credo fosse Non è la Rai, poi un serale con Giuliano Ferrara, su Rete4. Essendo su quella rete, si mise in mezzo Costanzo e poi ci andò Maria De Filippi. Infine avrei dovuto fare un altro serale, credo con Gerry Scotti”.

Infine, il suo rapporto con gli uomini di sinistra, a partire da Matteo Renzi:

“Lui non mi fila di pezza, ho provato a contattarlo tramite il suo ufficio già 4 anni fa, volevo dirgli un po’ di cose”. Al ché Sabelli Fioretti e Lauro approfittano del momento e affondano: “E’ vero che lei, pur essendo di sinistra, viene un po’ snobbata dai politici del suo stesso ‘colore’?” “Quelli di sinistra non mi salutano mai se mi incontrano, tutti quelli di sinistra. Prodi, per esempio, non mi ha mai salutato, l’unico che mi saluta è Bersani. Veltroni invece mi saluta con la mano morta…”.

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