Pubblicità occulta, licenziamento, ospedale: conduttore Rai di Occhio alla spesa

ROMA – Prima l’accusa di pubblicità occulta per una marca di pasta per diabetici, poi il licenziamento dalla Rai. Infine il malore di natura cardiaca che l’ha spedito in ospedale. Due giorni non facili quelli di Alessandro Di Pietro, conduttore di Occhio alla spesa su Rai1, che è stato ricoverato in una clinica romana. Appreso del licenziamento, notificato il 4 aprile, Di Pietro ha annunciato che presenterà ricorso e una richiesta di risarcimento.

La prima notizia ad arrivare, la mattina del 5 aprile, è quella del malore di Di Pietro da parte del suo ufficio stampa. Una nota che tranquillizza e parla di “condizioni stazionarie“, ma che avvisa: “Di Pietro non potrà condurre Occhio alla spesa nelle prossime settimane”.

Ma passa qualche ora e su Di Pietro arriva un’altra notizia. Nessun bollettino medico però, ma un avviso della Rai: “Il conduttore Alessandro Di Pietro è stato licenziato“. L’accusa per il presentatore di Occhio alla spesa, programma che punta ad una “attenta e puntuale informazione merceologica a favore del consumatore”, è di pubblicità occulta. 

La Rai ha deciso per il licenziamento dopo aver visionato il provvedimento con cui l’Antitrust l’ha sanzionata per tre puntate andate in onda nel 2012, in cui secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il conduttore aveva eccessivamente magnificato una pasta per diabetici.

Di Pietro ha però già annunciato il ricorso e la richiesta di risarcimento, dichiara l’avvocato Adriano Rizzo, il quale “comunica che ha avuto mandato dal dottor Di Pietro di impugnare nelle sedi competenti il provvedimento Rai in quanto del tutto illegittimo ed arbitrario oltre che basato su pretesi indizi del tutto inconsistenti se non addirittura falsi”. Di Pietro inoltre ”avanzerà domanda di un forte risarcimento danni sia patrimoniale che non patrimoniale”.

In una nota l’avvocato Izzo ha dichiarato: “In particolare Di Pietro respinge fermamente e con sdegno l’accusa di aver percepito denaro per fare pubblicità occulta nel corso delle tre puntate imputate. A tal riguardo il noto conduttore televisivo Alessandro Di Pietro, ha già provveduto a presentare alla Procura della Repubblica di Roma ben sette querele per diffamazione nei confronti dei direttori responsabili e gli articolisti di altrettante testate on-line che di recente hanno scritto tali infamanti accuse. L’avvocato Adriano Izzo, infine, precisa che il malore che ha colpito stanotte il dottor Di Pietro non è assolutamente da collegarsi alle suddette vicende che gli sono state garbatamente e prudentemente sottoposte soltanto nella giornata di oggi”.

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