Anna Bolena seconda moglie di Enrico VIII: vittima della follia del re, madre della futura regina Elisabetta I

Anna Bolena seconda moglie di Enrico VIII: vittima della follia del re. La seconda moglie di Enrico VIII, quella per cui il re aveva provocato uno scisma religioso, finì male, come le altre cinque (e stasera Ulisse di Piero Angela su Rai 1 è dedicato proprio alle “Sei regine di Enrico VIII”).

Ma è lei, Anna Bolena, regina per tre anni, dal 1533 al 1536, prima di finire i suoi giorni nella Torre di Londra e prima che il boia la decapitasse a fil di spada, la più celebre e discussa. 

Per sette anni non si concesse al re che, pur di sposarla provocò uno scisma religioso

Gli oscuri natali (di stirpe nobile ma non v’è certezza sulla data di nascita) si fanno risalire al 1501. Alla corte del re Tudor approdò nel 1522: fu data in sposa a un cugino molto più anziano di lei, James Butler, come pegno per risolvere una disputa ereditaria.

Per sette anni fu l’amante di Enrico, ma non seguì l’esempio della sorella, Maria, anche lei caduta nelle grinfie del sovrano. Il re dovette attendere sette anni prima di consumare: non sarebbe stata un’altra delle sue amanti, per lei il, re ruppe con la Chiesa di Roma che non voleva concedergli il divorzio da Caterina d’Aragona.

Perché fu uccisa Anna Bolena: presunto adulterio, sicura crudeltà di Enrico VIII

Una caduta da cavallo potrebbe aver influito fortemente sulla storia britannica. Anno cruciale il 1536. Enrico, che si dedicava ai tornei cavallereschi indossando pesanti armature, subì un trauma cerebrale che ebbe conseguenze neurologiche così gravi da scatenare una ‘svolta’ violenta nel suo comportamento.

Scatti d’ira e impulsi irrefrenabili, a vuoti di memoria e perfino impotenza: dopo quattro mesi Enrico dopo fece decapitare la seconda moglie Anna Bolena e nel 1542 finì sul patibolo la sua quinta consorte, Catherine Howard.

In giovane età Enrico VIII era “generoso e intelligente”, ha spiegato al Times Arash Salardini, studioso della Yale University. “Invece, in età matura divenne crudele, ottuso e dispotico”.

Adulterio, stregoneria e incesto: la condanna a morte

Anna Bolena fu incarcerata il 2 maggio 1536 con l’accusa di “adulterio” che, nel caso di sovrani e legittimità ereditaria, è affine al “tradimento”: per questo fu condannata a morte, al processo l’accusarono di non tenere a freno “gli istinti carnali”. Insieme all’adulterio, le accuse di stregoneria e incesto con il fratello. Accuse che gli storici non condividono.

Avrebbe meritato il rogo, Enrico VIII commutò invece la pena, per cortesia regale, nella decapitazione. Con concessione supplementare della spada al posto della scure. Anna, ancora in ginocchio, non smise mai di pensare a una grazia all’ultimo momento. E del resto la bara della Regina non era stata fatta preparare. 

Dove è sepolta Anna Bolena? Nella cappella reale della Torre di Londra

Anna Bolena riposa ancora nella Chiesa di San Pietro ad Vincula, in pratica la cappella reale della Torre di Londra. Non un drappo nero né un corteo accompagnarono l’anonima tumulazione. Accanto a lei il fratello George, ammazzato cinque giorni prima. 

A soli 11 giorni dall’esecuzione Jane Seymour, una dama di compagnia di Anna Bolena, divenne la terza moglie di Enrico VIII. Fu l’unica a dargli un figlio maschio, Edoardo VI, ma morì di febbre puerperale.

Elisabetta I, la figlia di Anna Bolena

Edoardo regnò per poco tempo, e toccò proprio all’unica figlia sopravvissuta ai numerosi aborti di Anna Bolena inaugurare e legare per sempre al suo nome l’epoca più fortunata e gloriosa del Regno.:Elisabetta I, figlia di Edoardo VIII e Anna Bolena.

 

 

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