Annozero, ultimo atto: stasera l’outing di Santoro?

ROMA – L’appuntamento è per le 21 di giovedì 9 giugno, minuto più minuto meno. A quell’ora, infatti, su Rai Due si aprirà il sipario sull’ultima puntata di Annozero. E Michele Santoro, poco ma sicuro, qualcosa da dire lo avrà, complice, forse, anche l’ultimo sgarbo della Rai, ovvero l’annullamento della conferenza stampa prevista a via Teulada il 7 giugno scorso.

Allora il conduttore, appena rescisso il contratto con la Rai, aveva commentato in modo laconico via nota: “Saluterò in onda”. Ed è facile immaginare che Santoro decida di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Lo scenario più probabile è quello già seguito più di una volta in passato, quello del monologo in apertura: una decina di minuti per raccontare la sua versione dei fatti, come e perché, abbastanza all’improvviso è nato il divorzio.

Cosa dirà Santoro in quei minuti? Possibile che scelga di raccontare a modo suo i cinque anni di Annozero, dal suo ritorno in tv dopo quello che è noto come “editto bulgaro” fino alla telefonata imbarazzata e imbarazzante con cui l’ex dg Mauro Masi si dissociava “preventivamente” dalla trasmissione del 27 gennaio 2o11.  Possibile, forse persino più probabile, che scelga di raccontare tutti i tentativi di Silvio Berlusconi di “spegnere” Annozero.

Possibile, ma forse meno probabile, che scelga invece di raccontare come Annozero, dal 2006 al 2011 è passato dal 13 al 20% di share medio, per un canale, Raidue, che quando non c’è Santoro fa a malapena l’8%. Possibile anche che mescoli un po’ di tutto compreso qualche annuncio sul suo futuro.

Santoro ha scelto di mollare proprio mentre era in arrivo la sentenza di Cassazione che avrebbe dovuto dire l’ultima parola sul ricorso della Rai proprio contro il conduttore, che “occupa” la prima serata di Rai Due proprio grazie ad una sentenza. L’ex dg Mauro Masi le ha provate tutte per farlo saltare. A Lorenza Lei, invece, il “colpo” è riuscito dopo pochi giorni di incarico.

Santoro, a detta dei più, l’anno prossimo sarà a La7 e condurrà un programma che di nuovo, almeno nelle volontà della direzione del canale, avrà solo il titolo. Ricetta che vince non si cambia, la filosofia di La7. Ricetta che in Rai non ha mai interessato. L’uscita di Santoro è per tanti dirigenti Rai una liberazione, nonostante l’ottimo share e nonostante il suo programma guadagni soldi pubblicitari senza pesare sul canone. Tutti “dettagli” nonostante la voragine rossa dei conti della Rai.

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