ROMA – “Anticipò il Capodanno apposta, per ottenere più audience”: è l’accusa che pende sulla testa di Antonio Azzolini, il capostruttura di Rai Uno presente a Matera durante lo show della notte del 31 gennaio.
A lui, come già al tecnico reo di non aver censurato uno dei 150mila sms arrivati dagli spettatori che conteneva una bestemmia, è arrivata una lettera con una contestazione disciplinare inviata dall’Ufficio del personale della tv pubblica italiana.
Secondo quanto riferisce Claudio Marincola sul Messaggero, il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto non si sarebbe limitato a chiedere un’inchiesta interna, ma avrebbe preteso che l’inchiesta fosse rapida, in modo da chiarire tutto in pochi giorni.
Azzolini ha cinque giorni di tempo per dimostrare che l’anticipo della mezzanotte non è stato voluto per sbaragliare la concorrenza, in particolare quella dello show analogo di Canale Cinque, ma che si è trattato di un errore meccanico. Cosa non facile, comunque meno semplice che per il tecnico che si è fatto sfuggire l’sms con bestemmia nei titoli di coda.
Prendendo spunto dal caos di Capodanno, che ha indignato non solo gli abbonati (che per la Rai pagano un canone) ma persino l’Osservatore Romano, quotidiano del Vaticano, Campo Dall’Orto sembra aver l’intenzione di stabilire che d’ora in avanti tutti i responsabili dei programmi debbano verificarne i contenuti.
Se poi verrà fuori, nel caso specifico, che Azzolini ha anticipato volutamente il capodanno (cosa non nuova, del resto, ma in passato diffusa soprattutto nelle reti private Mediaset, che però si limitavano ad una manciata di secondi) rischierà provvedimenti disciplinari che vanno dalla semplice censura alla sospensione, che potrebbe essere ben lunga se verrà provata l’accusa di dolo.