Antonio Ciontoli, l'avvocato dei Vannini: "L'intervista? Sono disgustato. Ho pianto di rabbia" Antonio Ciontoli, l'avvocato dei Vannini: "L'intervista? Sono disgustato. Ho pianto di rabbia"

Antonio Ciontoli, l’avvocato dei Vannini: “L’intervista? Sono disgustato. Ho pianto di rabbia”

Antonio Ciontoli, l'avvocato dei Vannini: "L'intervista? Sono disgustato. Ho pianto di rabbia"
Antonio Ciontoli, l’avvocato dei Vannini: “L’intervista? Sono disgustato. Ho pianto di rabbia”

ROMA – A Storie Maledette Antonio Ciontoli, intervistato da Franca Leosini, ha chiesto il perdono della famiglia Vannini.

Antonio Ciontoli è il maresciallo della Marina che la sera del 17 maggio 2015 sparò, ferendolo a morte, al fidanzato della figlia, Marco Vannini, nella sua casa a Ladispoli. 

Una versione, quella fornita dalla famiglia Ciontoli, che però non ha mai convinto la famiglia Vannini.

Celestino Gnazi, l’avvocato della famiglia Vannini, via Facebook ha criticato duramente l’intervista:

“Sono tornato a casa alle ore 22 circa – ha scritto l’avvocato – Mi sono ricordato che doveva andare in onda l’intervista della Leosini ad Antonio Ciontoli ed ho acceso il televisore. Ho fatto in tempo a sentire Ciontoli che riferiva dell’ingresso di Martina nel bagno subito dopo che Marco era stato attinto da un colpo d’arma da fuoco. Ho sentito Antonio Ciontoli dire di aver rassicurato la figlia Martina sulle condizioni di Marco, lo ho sentito dire che lo stesso Marco rassicurava Martina. Marco rassicurava Martina dicendole più o meno che stava bene. Secondo Ciontoli Marco, appena colpito da una arma da fuoco di potenza devastante, il cui proiettile gli aveva appena bucato i polmoni, gli aveva appena bucato il cuore, gli aveva appena bucato una costola e che non era fuoriuscito solo perché trattenuto dalla epidermide”.

“Ebbene – continua – in questa straziante ed ovvia condizione di atroce dolore, Ciontoli dice che quel povero ragazzo avrebbe detto a Martina che praticamente non era successo nulla. Non ho sentito la Leosini sobbalzare o quantomeno dire qualcosa, fare una domanda, un accenno di sorpresa, qualcosa, non so. Disgustato ho spento il televisore e, per la prima volta dall’inizio di questa tragica vicenda, ho pianto di rabbia. Ho la nausea, non credo di aver mai provato una nausea così forte. Talmente forte da impedirmi di dire tutto quello che penso”.

Fonte: Facebook.

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