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ROMA – La sorella di Barbara D’Urso, Fabiana, con una lettera pubblicata sul Giornale ha spiegato che per colpa delle parole del filosofo Carmine Castoro (“Dovremmo chiederci se ci terrorizza più Barbara D’Urso o l’Isis. A me fanno più paura la D’Urso e le sue consimili”) ha dovuto spiegare al figlio che “la zia non ha nulla a che vedere con i terroristi”.
“Quando penso alla sua vita e al lavoro che fa – si riferisce alla sorella – penso che forse sia una donna bionica, nel senso che qualcuno deve averle impiantato un microchip da qualche parte per cui è assolutamente instancabile. Non voglio farne un’eroina(sul giornale è senza apostrofo, ndr), non lo è, anzi ha un carattere insopportabile ma è questo che la rende una vera leonessa […] Possiamo chiamarla televisione di intrattenimento, spettacolo trash, giornalismo azzardato, reality ad impatto emotivo, ma di sicuro (e purtroppo) è quello che c’è fuori dalle finestre e dentro molte delle nostre case. Trovo però molto più genuina mia sorella nel suo decolletè, naturalmente esagerato e messo in mostra, che non un signore (la definizione non ha nulla a che vedere con l’eccezione di persona educata) che ha bisogno di parlare male della D’Urso (unendo addirittura questo cognome al terrificante nome dell’Isis) sperando così di poter vendere qualche copia in più del suo libro”.