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Rai, dossier sulla “zarina Berlinguer”, l’autore si difende: “Segnalazioni dal Tg3”

di Alberto Francavilla |7 Novembre 2011 19:09

Bianca Berlinguer (Lapresse)

ROMA – Ha scritto un dossier in cui accusa Bianca Berlinguer di modi caporaleschi e ora si difende dalle accuse di sciacallaggio: “Da tempo ricevo segnalazioni da colleghi del Tg3 che terrorizzati denunciano fatti gravissimi, supplicando l’anonimato”. L’autore del “Libro Bianca” è Stefano Campagna, giornalista del Tg1 e sindacalista dell’Usigrai.

Tra gli episodi citati da Campagna, ha scritto Paolo Bracalini sul Giornale, ci sarebbero alcuni servizi “omessi” dal Tg3: “Si parla del «silenzio» sulle indagini giudiziarie che hanno coinvolto i vertici di Monte dei Paschi di Siena, sull’arresto di un consigliere regionale siciliano del Pd e sulla condanna di un consigliere campano, ancora Pd, per violenze sulle famiglia”.

Più difficile, secondo Bracalini, dimostrare gli episodi che riguardano il rapporto tra la Berlinguer e i singoli giornalisti: “La parte che riguarda «il clima instaurato al Tg3», le presunte «fughe» di colleghi verso altri tg Rai (il Tg2 soprattutto), gli spostamenti e le «rimozioni», e i cosiddetti «commissariamenti» di certi servizi importanti (come quello di Montecitorio), i malesseri (ripetiamo ancora: presunti e da dimostrare) dei corrisponenti all’estero, dei colleghi della TgR (testata regionale che diffonde sul Tre), sono altrettanti punti su cui potrebbe fare luce l’Usigrai, magari per dimostrare che è solo fango «maleodorante» come dice la direttora”.

Il documento da qualche giorno sta circolando negli uffici della Rai e ha fatto andare su tutte le furie la Berlinguer, che ha dato mandato all’avvocato Grazia Volo ”di tutelare la mia immagine in ogni sede giudiziaria opportuna nei confronti della fonte anonima, se individuata, e di chiunque abbia concorso o concorrerà alla circolazione di un simile scritto falso e diffamatorio”.

Campagna dice di essere rimasto stupito da questa reazione: “È la prima volta che un direttore querela un sindacalista. Se la Berlinguer andrà avanti con la causa, vorrà dire che metterò un banchetto a piazza Navona per raccogliere fondi per difendermi”.

Anche il Comitato di Redazione del Tg3 ha fatto sapere di non aver delegato Campagna per la tutela dei propri diritti.

[A poco più di un mese dalla diffusione del documento, Campagna ha fatto totale marcia indietro,  con una e mail alla Berlinguer in cui tra l’altro scrive: “”Sono profondamente rammaricato del fatto che il testo sia stato pubblicato e soprattutto delle conseguenze diffamatorie che si sono determinate per te, verso la quale come persona e come professionista tengo a ribadire la mia stima e il mio apprezzamento. Per questo, ti porgo le mie incondizionate scuse”.]

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