I boss mafiosi contro Massimo Giletti e Nino Di Matteo I boss mafiosi contro Massimo Giletti e Nino Di Matteo

I boss mafiosi contro Massimo Giletti e Nino Di Matteo: “Stanno scassando…”

I boss mafiosi contro Massimo Giletti e Nino Di Matteo: “Stanno scassando la min***”. A riferirlo, il vice direttore de L’Espresso Lirio Abbate.

“Giletti sta scassando la minc***”: queste le parole con cui un boss palermitano ha parlato del giornalista conduttore di Non è l’Arena su La7. 

A far esplodere la rabbia del mafioso, la puntata del programma in cui Massimo Giletti si era occupato della scarcerazione di oltre 300 boss. 

La rivelazione è di Lirio Abbate, vice direttore dell’Espresso, nel libro-inchiesta U Siccu — Matteo Messina Denaro: l’ultimo capo dei capi, anticipata da Repubblica.

“Quell’uomo… di Giletti e quel… di Di Matteo stanno scassando la minc***”, avrebbe detto il boss parlando con un altro boss ad alta voce, quasi a voler essere sentito dagli agenti del Gom (il reparto mobile della polizia penitenziaria) che lo sorvegliavano.

Parole dure anche contro il pm Nino Di Matteo al centro di un caso per la sua mancata nomina a direttore delle carceri italiane. 

Di ben altro tenore le parole riservate dai boss al ministro della giustizia, Alfonso Bonafede:Il ministro fa il suo lavoro e loro rompono il caz**”.

Giletti: “Nessuno mi ha informato, ma spettava allo Stato farlo”

Intervistato dal Corriere della Sera, Giletti ha detto di aver saputo solo da Repubblica di quelle parole. Eppure, sottolinea, “quelli degli agenti del Gom sono ascolti che risalgono a maggio, ora siamo a luglio: non mi pare proprio normale che io non ne abbia saputo nulla. Quello che è grave è apprendere informazioni così delicate da un giornale piuttosto che dallo Stato e dalle istituzioni competenti”.

Secondo Giletti “in questa storia quello che pesa è per l’ennesima volta il silenzio delle istituzioni competenti. Mi è sempre rimasta impressa una frase della moglie di Totò Riina: alla fine scoprirete che i peggiori non siamo noi”. 

Le parole su Bonafede

E alla domanda sulle parole relative a Bonafede, Giletti replica: “Se così stanno le cose – e non posso dubitarne – mi fa capire che io ho sempre scelto da che parte stare, non ho mai esitato un attimo. E sono contento di aver dato voce a Di Matteo. Sui silenzi ognuno risponderà alla propria coscienza. Già prima avrei voluto fare delle domande al ministro Bonafede rispetto a quello che è emerso dalla nostra inchiesta. Oggi a quattr’occhi gli chiederei altro”. (Fonti: Il Corriere della Sera, Repubblica)

Gestione cookie