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Butterfly, la storia del bambino transessuale che ha ispirato una serie tv

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Butterfly, la storia del bambino transessuale che ha ispirato una serie tv

LONDRA – La storia di Jack che fin da piccolissimo si è sempre sentito una bambina intrappolata in un corpo maschile, è stata d’ispirazione al nuovo drama british di ITV “Butterfly“.

A 11 anni, Jack – che nella serie tv si chiama Max – ha deciso di avviare il cambio di sesso e la mini-serie in tre puntate è la prima ad affrontare la complessa situazione, anche dal punto di vista dei genitori.

La storia rispecchia la vita di Susie Green, 50 anni, di Leeds, il cui figlio Jack, ora Jackie, mentre ancora frequentava la scuola, aveva chiesto di poter cambiare sesso, scrive il Daily Mail. 

A 16 anni, Jackie si è sottoposta a un intervento per la riassegnazione del genere ma negli USA, poiché le leggi inglesi lo vietano ai minorenni.

Ora Jackie ha 25 anni e lavora su uno yacht privato nel sud della Francia.

Susie, che ha lavorato a stretto contatto con i produttori di Butterfly, ha rivelato il trauma e gli orribili episodi di bullismo di cui è stata oggetto la figlia, al punto che ha tentato sette volte il suicidio.

Susie, attualmente è CEO dell’ente benefico Mermaids e ha lavorato come consulente nella serie tv insieme ad altre famiglie che fanno parte dell’associazione.

Al Mirror ha rivelato che quando Jack a 4 anni ha detto di sentirsi intrappolato nel corpo sbagliato, aveva pensato che fosse gay.

A sette anni, a Jackie è stata diagnosticata una disforia di genere e ha dovuto affrontare un difficile periodo di adattamento con la famiglia e gli amici che dovevano imparare ad accettarla come una ragazza.

Con la maggior parte dei compagni di classe non ci furono problemi, ma altri la maltrattavano. “Quando aveva 13 anni, stava tornando a casa e fu picchiata da due quarantenni”, ricorda Susie e aggiunge:”Subiva abusi quotidianamente. Un ragazzo le sputò in faccia, altri la chiamavano “transessuale” e l’insegnante non interveniva”. 

Gli abusi hanno portato Jakie all’autolesionismo e a tentativi di suicidio. “Le sette overdose sono sempre state precedute da un abuso”, ha spiegato Susie, dicendo che in un’occasione è stata chiamata a scuola perché Jackie stava minacciando il suicidio con un paio di forbici.

Susie, il cui ente di beneficenza Mermaids sostiene bambini di genere diverso e transgender, ha spiegato che, come nella trama di Butterfly, lei e suo marito Tim, 54 anni, si sono separati, ma non per colpa di Jackie che entrambi supportano.

Ora spera che la serie tv possa contribuire a cambiare opinione sui bambini transgender.

Butterfly, creato e firmato dallo sceneggiatore premio BAFTA Tony Marchant, racconta la complessa relazione di una coppia di genitori separati Vicky (il premio Emmy Anna Friel) e Stephen (Emmett J. Scanlan). I due si trovano ad affrontare la richiesta di avviare il processo di cambio di sesso da parte del figlio minore Max (Callum Booth-Ford).

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