"Certosa di Parma", torna la fiction in costume di Cinzia Th Torrini

ROMA, 15 LUG – Fabrizio del Dongo, scortato da tre gendarmi, cammina verso la stanza in cui sara' imprigionato. Sente la voce di una ragazza, solleva lo sguardo e la vede. ''Quanta dolce malinconia in quel viso. Come s'e' fatta bella, dal tempo del nostro incontro sul lago di Como''. Atmosfere ottocentesche, da piena Restaurazione, hanno varcato in questi giorni l'ingresso della maestosa residenza di campagna Palazzo Albergati (Zola Predosa). Li' infatti la cinepresa guidata da Cinzia TH Torrini, la regina delle fiction italiane in costume (Terra Ribelle e' stata tra le serie campioni di ascolti della passata stagione Rai) sta dando vita a 'La Certosa di Parma' (l'ottavo romanzo di Stendhal) attraverso una miniserie in due puntate, tra le fiction di punta della prossima stagione, che andra' in onda, tra dicembre e gennaio, su Rai1. La troupe, che ha iniziato a lavorare in maggio con il primo ciak al Castello di Rivalta, nel Piacentino, vede come location Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Nel ruolo di Fabrizio Del Dongo, giovane nobiluomo milanese, l'attore argentino Rodrigo Guirao Diaz. Clelia avra' invece il volto di Alessandra Mastronardi (Cesaroni, Le sorelle Fontana). Nei panni di Sanseverina, altro personaggio centrale del romanzo, ci sara' l'attrice canadese Marie-Josee Croze (miglior attrice a Cannes nel 2003 per 'Le invasioni barbariche'). Infine il francese Hyppolite Girardot vestira' i panni del Conte Mosca, mentre Francois Berleand, altro transalpino, sara' il principe di Parma Ranuccio Ernesto IV. La miniserie e' targata Rai Fiction-Tangram Film. Sono 2.500 i costumi cuciti, 1.200 i figuranti e quasi 10 le settimane di riprese. A Villa Isolani ad Ozzano si battera' nei prossimi giorni l'ultimo ciak. Non e' la prima volta in cui La Certosa di Parma diventa fiction: nel 1982 la Rai propose un celebre sceneggiato per la regia di Mauro Bolognini, con un super cast che vedeva tra gli altri Gian Maria Volonte', Andrea Occhipinti e Ottavia Piccolo. Scritto in meno di due mesi nel 1838, La Certosa di Parma e' l'ultimo romanzo di Stendhal, il testamento spirituale in cui l'autore francese mette in scena se stesso, i suoi dubbi, i suoi pensieri e lo fa demandando il compito ad un personaggio, Fabrizio, che e' l'essenza del romanticismo ideale, quello votato alla scoperta di se', alla ricerca della verita' senza sconti. Del Dongo e' un giovane nobiluomo allevato dalla madre e dalla zia che si arruola come volontario nell'esercito di Napoleone e partecipa alla battaglia di Waterloo. Deluso nei suoi ideali di gloria, Fabrizio ritorna a Parma dove entra nella carriera ecclesiastica e inizia a far vita di corte. A causa dei suoi contatti con un anarchico e' pero' costretto ad abbandonare la citta'; in seguito viene catturato ed imprigionato nella Cittadella. Qui si innamora di Clelia, la figlia del governatore della prigione, che lo aiuta ad evadere. Fabrizio riuscira' infine ad unirsi alla giovane donna, che gli dara' un figlio; ma la morte di Clelia e del bimbo lo spingera' ad isolarsi nella Certosa di Parma, per morirvi a sua volta poco dopo.

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