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Chi è Gino Paoli, vita e canzoni del cantautore della Scuola genovese

Gino Paoli è uno dei più grandi cantautori della musica d’autore italiana. Uno tra gli autori di punta della cosiddetta scuola genovese che, oltre a Paoli comprende nomi come Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Fabrizio De André e Umberto Bindi.  La sua carriera è lunga più di 60 anni: il suo primo 45 giri è stato infatti inciso nel 1959.

Dove e quando è nato Gino Paoli: la carriera

Gino Paoli è nato a Monfalcone, provincia di Gorizia, il 23 settembre 1934. Ha 87 anni ed è del segno zodiacale della Bilancia. Figlio di un ingegnere navale toscano e di una madre di origine giuliana,  Paoli cresce a Genova nel quartiere Pegli. La madre è una pianista amatoriale e gli trasmette la passione per la musica. Durante l’adolescenza conosce tutti i grandi della Scuola genovese e grazie ai fratelli Reverberi, sotto la direzione di Nanni Ricordi, incide a Milano il suo primo45 giri nel 1959. Nel 1960 esce il secondo, La gatta che lo inizia a far consocere al grande pubblico e agli addetti ai lavori.

Il cielo in una stanza e Sapore di sale

Sempre nei primi anni Sessanta scrive un brano destinato alla leggenda: Il cielo in una stanza. Lo propone inizialmente a Mina alla fine lo incide lui. Dopo aver lanciato altri brani di grande successo come Senza fine, nel 1961 arriva al Festival di Sanremo  dove presenta il brano Un uomo vivo. Nel 1963, dopo essere passato all’Rca, incide la canzone che lo rende definitivamente un grande della musica italiana: Sapore di sale. Il brano è arrangiato da Ennio Morricone e suonato da Gato Barbieri al sax. Arriva poi il brano Che cosa c’è.

Il tentato suicido

L’11 luglio del 1963 l’artista tenta il suicidio sparandosi con una pistola al cuore. Paoli ha una serie di problemi sentimentali che scatenano una depressione. Il proiettile manca però il cuore e si ferma nelle vicinanze. Riesce quindi a sopravvivere. Nel 1964 torna a Sanremo con Ieri ho incontrato mia madre. Paoli, nei periodi più bui ha sofferto anche di dipendenza dalla droga. Dal 1961 al 1976 è ststo anche dipendente dall’alcol. ha smesso nel 1976 dopo la morte del fratello avvenuta per la stessa dipendenza. 

Paoli cambia ancora casa discografica e approda alla neonata Cgd. Partecipa ancora nel 1966 a Sanremo con La carta vincente. Da quell’anno, forse anche per via dell’arrivo massiccio del beat, si apre per lui un periodo buio: il cantautore è costretto a ricominciare dalle balere e dai locali notturni della liguria.

Gli anni Settanta e Ottanta

Negli anni Settanta, Paoli si riscopre autore impegnato e inizia a sfornare album che convincono la critica e (meno) il pubblico. Si tratta di album come Le due facce dell’amore e I semafori rossi non sono Dio. Negli anni Ottanta torna alla ribalta con un pezzo inizialmente destinato per la colonna sonora del film Una donna allo specchio del 1984, che diventerà presto un classico del suo repertorio: Una lunga storia d’amore. Sull’onda del nuovo successo accetta di partecipare ancora al Festival di Sanremo nel 1989, con il brano Questa volta no.

Quattro amici e La bella e la bestia

Nei primi anni Novanta vince il Festivalbar con Quattro amici e pubblica La bella e la bestia, brano in italiano per i titoli di coda della versione italiana del film Disney in cui duetta con la figlia Amanda Sandrelli. Torna nuovamente a Sanremo nel 2002 con Un altro amore, che arriva terza e si aggiudica il premio per il miglior testo.

Da presidente Siae al ritorno alla musica

Negli ultimi anni, Gino Paoli è diventato presidente della Siae prima di tornare a fare il cantautore. Nel 2019, in occasione dei 60 anni di carriera, esce un suo doppio album dal titolo Appunti di un lungo viaggio.

La vita privata di Gino Paoli: moglie e figli

La prima moglie di Gino Paoli è Anna Fabbri. Dalla loro unione nasce il figlio Giovanni nel 1964. Paoli, in quegli anni ha avuto una relazione con Stefania Sandrelli ancora minorenne. Stefania rimase incinta e il 31 ottobre del 1964 nacque la seconda figlia di Gino, Amanda.

Dalla Sandrelli a Ornella Vanoni

Un altro dei grandi amori di Gino Paoli è stata Ornella Vanoni. I due si sono consciuti nel 1961 e amati fin da subito. Per tutti gli anni Settanta si sono frequentati prima di separarsi rimanendo in buoni rapporti e collaborare più volte insieme.

La sua ultima moglie è Paola Penzo, tra l’altro autrice di alcuni suoi pezzi. Dalla loro relazione sono nati i suoi ultimi due figli: Nicolò nel 1980 e Tommaso nel 1992.

 

 

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