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Christian, la nuova serie Sky nel mirino dei tifosi della Lazio: la scena incriminata

La nuova serie Sky “Christian” farà il suo esordio stasera, ma sui social è polemica per una frase contro la Lazio. I tifosi biancocelesti infatti, sono infuriati per una scena diffusa in anteprima nella quale uno dei protagonisti svela la password per aprire il caveau di una banca. “Laziommerda, Laziommerda. Con due m, tutto minuscolo”, dice Antonio Bannò. Frase che è costata all’attore una valanga di insulti da parte dei laziali, ma anche tanti complimenti dai romanisti.

Insulti dei tifosi della Lazio, interviene Edoardo Pesce 

A prendere le difese dell’attore è Edoardo Pesce, uno dei due protagonisti (l’altro è Claudio Santamaria), che ha pubblicato un lungo post su Instagram, pubblicando un selfie con una felpa giallorossa: “Visti gli insulti e le minacce scritte sui social da parte di alcuni soggetti che si definiscono tifosi laziali e che sicuramente aumenteranno da dopo domani sera, mi sento di intervenire subito con queste parole: Chi mi conosce sa che ho sia parenti e sia carissimi amici “veri” tifosi della Lazio, tra i quali alcuni storici e rispettati come Adamo Dionisi e altri di cui non faccio i nomi. Essendo loro oltre tifosi anche persone intelligenti e sportive, non si sono offesi perché hanno subito inserito la frase “incriminata” (“Laziommerda” Usata come password dall’amico di Christian) all’interno del contesto di finzione e di caratterizzazione ironica e spesso sopra le righe dei personaggi della serie. Come credo si accorgerà chi avrà o ha avuto occasione di vederla”, ha detto Pesce.

“Quindi qui gli unici a vergognarsi dovrebbero essere gli animali (e mi scuso con gli animali) che scrivono (da account fake e non) insulti e minacce (tra l altri anche al regista che nn sa neanche de che stamo a parla) di una gravità tale che nascondono evidentemente tante frustrazioni, livori e cattiverie che con lo sport nn c entrano nulla ma neanche con il normale convivere in generale – ha tuonato l’attore -. Siete gli stessi che confondevano Romanzo Criminale con la realtà e insultavano gli attori in giro per Roma. Leggete un libro, suonate uno strumento… Fate come ve pare ma cercate di innalzarvi un pochino da questa condizione di squallore e di vergognosa ignoranza. “Romammerda”, contenti? E guardate la serie che è bella. Pace a tutti”, ha chiosato. 

La trama di Christian

Christian si suddivide in sei puntate ed è ambientato al Serpentone del Corviale, un quartiere della periferia sud di Roma. Liberamente ispirata a una graphic novel, “Stigmate”, scritta da Claudio Piersanti e Lorenzo Mattotti, la serie si apre come altre del filone “malavita di periferia”. La messa in scena è cupa e la narrazione piena di violenza. Christian è fin dai primi momenti un tripudio di atti criminali nati in un’area degradata. 

Edoardo Pesce interpreta Christian, lo sgherro di un boss della Roma di periferia che si guadagna da vivere recuperando crediti facendo l’unica cosa che sa fare: menare le mani. Fino a quando quelle mani, abituate a far sanguinare gli altri, non prenderanno a sanguinare per via delle stimmate, le ferite dei santi con le quali Christian inizierà a fare miracoli. Sulle tracce di Christian e del suo mistero si metterà presto Matteo, diffidente emissario del Vaticano ossessionato dal trovare qualcuno i cui poteri taumaturgici siano veri, interpretato dal vincitore del David di Donatello Claudio Santamaria.
 

 

 

 

 

 

 

 

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