Circolo Mieli: “Indegna la frase di Lucia Annunziata sui gay”

ROMA – ''Dobbiamo informare Lucia Annunziata che gli omosessuali, come gli ebrei, i Rom e Sinti, le persone diversamente abili, i testimoni di Geova, nei campi di sterminio ci sono stati mandati davvero dai nazisti. Purtroppo di fronte alle quotidiane dichiarazioni di tenore omofobo che vengono dai mezzi di informazione e da esponenti politici, religiosi e dello spettacolo, quello di Lucia Annunziata appare non come un improbabile paradosso ma come l'ennesima cruda dimostrazione di quanto indietro siamo in Italia''. Lo dichiara il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. Ieri Lucia Annunziata, ospite nella trasmissione 'Servizio Pubblico' di Michele Santoro, aveva detto: ''difenderei Celentano anche se dicesse di mandare i gay ai campi di sterminio'', chiarendo che si trattava di un'estremizzazione.

''Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli – si legge ancora nella nota – giudica quelle parole inqualificabili e non degne di una professionista della comunicazione dell'esperienza di Lucia Annunziata. Le scuse migliori, per onorare le vittime dell' 'omocausto' , sarebbero quelle di dedicare una puntata della sua trasmissione proprio a questo tema, cosi' poco conosciuto e sul quale evidentemente si compiono ancora scivoloni inaccettabili''.

Anche Imma Battaglia interviene sull'argomento. ''Sono certa che Lucia Annunziata abbia usato in buona fede un'espressione iperbolica per enfatizzare la propria vicinanza a Celentano – sostiene l'attivista -. Perdono quindi la citazione infelice. Ritengo pero' che sarebbero gradite delle pubbliche scuse, in questa come in tutte le occasioni in cui si nominano a sproposito categorie sociali ancora oggetto di discriminazione. La cultura passa anche attraverso la pacificazione del linguaggio e l'abbassamento dei toni iperbolici, verso un dialogo pubblico universalmente comprensibile e condivisibile''.

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