Claudia Pandolfi: “Sono diventata attrice per caso. A 17 anni…”

Claudia Pandolfi: "Sono diventata attrice per caso. A 17 anni..." (foto Ansa)
Claudia Pandolfi: “Sono diventata attrice per caso. A 17 anni…” (foto Ansa)

ROMA – Intervistata dal programma radiofonico “I Lunatici”, Claudia Pandolfi ha parlato un po’ di sé: “Sono sul set di Baby, per la seconda stagione di questa serie. Si parla di storie di ragazzi, io sono una degli adulti, faccio l’insegnante. Mi trovo bene, c’è un bel ritmo, una bella dinamica, mi trovo molto bene. Certo sono un po’ la zia naturalmente, ma è una dinamica che funziona, mi sento a mio agio. Cosa sognavo di fare da bambina? La ginnasta. Non avrei mai pensato di fare l’attrice. Il mondo dello spettacolo è arrivato per caso, ho fatto la ginnasta fino a 12 anni, poi mi mandarono via dalla squadra perché ero troppo alta. A 17 anni mi è capitato per caso di fare un provino. Stavo al mare, ho partecipato a un concorso acquatico perché partecipando si entrava gratis nel posto.  Grazie a quel concorso finii a Miss Italia, e a settembre Placido volle vedere le ragazze di Miss Italia. Feci un provino con Michele Placido per un film che si chiamava ‘Le amiche del cuore’ e iniziai così a fare l’attrice. A 17 anni”.

“Un Medico in Famiglia? Ho fatto la prima e la seconda stagione, poi se avessi continuato avrei potuto chiedere cifre. Ma non c’era una strategia, sono andata via perché era finito il contratto. Se non avessi mollato il Medico in Famiglia probabilmente non avrei fatto Distretto di Polizia. E’ una cosa che è nel destino degli attori. Io sono felice di aver fatto tutto quello che ho fatto, felice anche di essere andata via. Ogni volta che ho lavorato con qualcuno ho imparato qualcosa di diverso. Mamma lavorava in un’agenzia pubblicitaria, papà lavorava a Repubblica, vengo da una famiglia di persone che non erano nel mondo dello spettacolo, quindi ogni cosa che è arrivata ha destato in noi profondo stupore”. 

Sul suo matrimonio a Barcellona: “Ci ha sposato una persona con un abbigliamento buffo. Sembrava vero ciò che diceva, cioè che era un piccolo guru nella sua comunità. Aveva addosso un saio, ci ha colpito, il tutto è durato cinque minuti, ci siamo sposati così, tra sorrisi e bacetti, ci ha messo una mano sulla testa, mi sono emozionata. Sarà perché un matto ci ha sposato a Barcellona, ma è stato emozionante”.

Fonte: I Lunatici.

Gestione cookie