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Clizia Incorvaia, nuova gaffe: “Dopo la quarantena riapriranno i manicomi”. Poi si scusa

ROMA – Dopo la gaffe su Buscetta che le è costata l’eliminazione dal Grande Fratello Vip, Clizia Incorvaia è finita nuovamente al centro di una polemica per una frase infelice che si è fatta scappare durante una storia pubblicata su Instagram.

La Incorvaia se l’è presa per un commento di un hater scritto sotto la foto della nonna Maria a cui è molto affezionata. Clizia è intervenuta sostenendo che questa cattiveria può essere solo effetto della quarantena e che dopo la fine della clausura forzata dovranno riaprire i manicomi.

La ragazza ha esordito così: “Leggo un commento paradossale sulla foto di mia nonna Maria. Un mitomane che scrive ‘vecchia rifatta’ a mia nonna. Una donna di 85 anni, che lavora da quando ne aveva 8 anni, che ha cresciuto tre figli e che al massimo si concedeva di andare una volta al parrucchiere, lusso che le permetteva nonno Vincenzo…Assurdo! Una che non sa nemmeno cosa sa la chirurgia estetica, che abita a Porto Empedocle e ancora adesso ha cresciuto tutti i nipoti, in estate vivevamo tutti insieme in campagna…lei cucinava per tutti e lo fa ancora la domenica…ma veramente?”.

Prosegue la Incorvaia: “La gente si deve curare, penso sia colpa della quarantena. La quarantena avrà dato alla tesa a qualcuno. Dopo la quarantena è ufficiale, riapriranno i manicomi!”.

L’ex gieffina si è poi resa conto della gaffe ed ha rettificato scusandosi per le parole e ribadendo tutta la sua approvazione per la legge Basaglia che ha chiuso i manicomi: “Naturalmente sul discorso manica rettificatoomi sto ironizzando, onde evitare altre polemiche – ha chiarito dopo i messaggi di protesta – . Perché la legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi è stata grande cosa. Vabbè sono stanca, devo fare sempre un mea culpa, giustificare tutto…sapete che c’è? Fino a domani non faccio più Instagram story. Ciao”.

 Clizia ha deciso di interrompere i contatti social con i propri follower per evitare ulteriori polemiche. 

Fonte: Instagram, Il Giornale

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