ROMA – “Nella bara di mia madre c’è un’altra persona”. E’ una delle testimonianze strazianti raccolte da Chi l’ha visto? dei familiari delle vittime del coronavirus, decedute negli ospedali o nelle case di riposo, dove è in corso una vera e propria strage di nonni. Anziani spesso deceduti in solitudine senza poter ricevere una visita o un’ultima parola di conforto dai propri cari.
Ai microfoni di Chi l’ha visto? una donna racconta che il padre era ricoverato nella clinica San Raffaele a Rocca di Papa in stanza con un altro paziente sintomatico. Dopo aver fatto presente il rischio alla struttura, le avrebbero risposto: “Non posso mettere in isolamento tutti i pazienti con febbre e tosse”.
“Quando ho saputo dei 119 tamponi al San Raffaele ho chiesto l’isolamento della struttura e sono stata diffidata”, riferisce invece il vicesindaco di Rocca di Papa.
Un’altra donna che ha perso la madre a causa del coronavirus e non l’ha più vista dopo il ricovero, racconta: “Abbiamo ricevuto solo la bara con il certificato di morte. Non sapere chi c’è in quella bara è peggio”.
Un dramma comune anche ad un’altra figlia: “Dopo la morte di mia madre e la consegna della bara mi hanno chiamato dicendo che c’era stato un disguido e che il suo corpo era ancora in camera mortuaria”. Quindi l’appello: “Chiediamo giustizia per queste morti che si potevano evitare. Gli anziani non sono stati tutelati”. (Fonte: Chi l’ha visto?)